Fronti opposti

Continua a fare discutere la causa legale che si sta sviluppando a Londra e che vede contrapposte la McLaren il quattro volte campione IndyCar Alex Palou, a cui la scuderia di Woking chiede un risarcimento di circa 21 milioni di dollari per aver rotto il contratto firmato con il team papaya. Il confronto principale è quello che vede fronteggiarsi il CEO di Woking Zak Brown e lo stesso Palou, le cui versioni di quanto successo – fornite sotto testimonianza durante il processo – divergono significativamente. A sorpresa un ruolo da convitato di pietra in questa spinosa vicenda lo sta prendendo anche l’attuale leader del Mondiale F1, Oscar Piastri.

La linea difensiva di Palou punta a dimostrare che allo spagnolo fosse stato promesso un sedile in F1 da titolare e che il disattendere questo impegno abbia spinto l’attuale campione della IndyCar a rompere l’accordo con la McLaren, squadra per la quale l’iberico era già test driver e con cui avrebbe dovuto correre nel 2023 in IndyCar. Nel perorare questa versione, Palou e il suo avvocato hanno suggerito che il rapporto tra le parti sia precipitato quando la McLaren ha ingaggiato per il Mondiale 2023 di Formula 1 proprio Piastri. Questa mossa avrebbe infatti fatto capire a Palou che non ci sarebbe stato spazio per lui nel Circus.

La scelta di Piastri

Palou al riguardo ha anche detto che Brown, per giustificarsi, gli avrebbe spiegato che la decisione di ingaggiare Piastri fosse stata presa da Andreas Seidl, che fino a dicembre 2022 era il team principal della scuderia McLaren. Naturalmente, se questo fosse vero, nascerebbero dei dubbi sulla ‘legittimazione’ di Piastri all’interno della scuderia britannica che sta dominando la stagione di F1. Parlando alla Reuters però Brown ha voluto rispondere alle affermazione del campione spagnolo, bollandole come “ridicole“.

“Non so quale delle due accuse mi abbia divertito di più – ha tuonato il manager americano – se l’idea che non sarei stato io a prendere una decisione fondamentale sulla nostra formazione di piloti o se l’ipotesi che non fossi d’accordo con l’ingaggio di Oscar Piastri. Entrambe le accuse sono chiaramente ridicole e chiunque segua il nostro sport se ne renderà conto immediatamente”.