L’obiettivo era chiaro: rispettare il carattere dell’edificio originario, uno dei raffinati progetti anni Trenta dall’architetto italo-americano Rosario Candela, ma ridefinire la struttura e la luminosità secondo le esigenze di oggi. «La maisonette è un ibrido tipicamente newyorkese, parte townhouse e parte appartamento. Il nostro lavoro è stato onorarne l’eredità e allo stesso tempo riscriverla per una vita più aperta e fluida», racconta Guillermo Castello, fondatore di Elmo Studios. «Abbiamo mantenuto le proporzioni generose e la teatralità della scala, ma completamente ripensato il piano inferiore, che era buio e frammentato. Oggi è un unico spazio continuo, dove cucina, pranzo e living dialogano in modo naturale», continua Castello, a capo del progetto.

La forza del contrastonoce portale scala

Nel living un portale rivestito in noce incornicia la vista verso il foyer superiore e la scala. La stessa boiserie in noce, disegnata da Elmo Studios, affianca il nuovo camino in marmo Calacatta Viola, aggiungendo calore e profondità architettonica.William Jess Laird

Il progetto si fonda su un’idea di contrasto: tra antico e nuovo, luce e materia, rigore e spontaneità. «Quando abbiamo visto l’appartamento per la prima volta era dipinto in salmone e turchese, con poca luce e troppi muri. Ma sotto quella pelle datata c’erano ossa bellissime, tipiche delle architetture anni Trenta di Rosario Candela. Quella tensione ci ha guidati: rispettare la struttura originaria e insieme alleggerirla», spiega Castello.

Palette monastica, il linguaggio onesto dei materialiingresso pavimenti marmo

Il pavimento a scacchiera, realizzato su misura da Castelli Marble in marmi Rosewood e Glacier White con finitura levigata e anticata, cita i pavimenti originali della casa. Consolle francese in ferro e vetro d’epoca, selezionata da Beaudry Collier, sotto uno specchio contemporaneo e applique in vetro di Murano vintage.William Jess Laird