Nella Formula 1 delle lente metamorfosi dei team, degli ingaggi dei tecnici dilatati nel tempo, McLaren ha cambiato pelle e creato un progetto vincente in un amen

Brown racconta l'unicità del caso McLaren: abbiamo fatto qualcosa di inaudito© Getty Images

Fin troppo facile indicare le differenze fondamentali tra i trionfi ottenuti dalla McLaren odierna e l’epopea tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Troppo facile e ingiusto, forse, il confronto, che inevitabilmente riporta al centro le figure dei piloti. Senna-Prost i “finalizzatori” di quella McLaren del padre-padrone Ron Dennis. Oggi, Norris-Piastri le punte di una struttura esemplare per come ha costruito il successo, sotto la direzione e visione del duo Andrea Stella-Zak Brown a dare fiducia e stabilità, dopo il necessario cambiamento.

Ecco, ai confronti è forse meglio sostituire l’unicità del lavoro svolto a Woking. Perché riuscire all’interno di un’era tecnica a trasformare non solo una monoposto ma l’intera struttura in un progetto di punta è qualcosa di estremamente raro, tanto è avvenuto rapidamente considerando i tempi della Formula 1. “È difficile stilare una classifica perché la McLaren ha ottenuto successi incredibili nel corso degli anni.

L’unicità McLaren: la rapidità del cambiamento

Ci sono state molte epoche di dominio nella storia della McLaren ed è difficile paragonare il ’24 e il ’25 con l’88, l’89, il ’90 e il ’91, quando vincevamo tutto”, segnala Zak Brown, nel commentare dove si collocano le ultime due vittorie dei titoli Costruttori.

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