I poliziotti sono riusciti a disperdere i manifestanti verso la zona della stazione ferroviaria

È il giorno di Italia-Israele allo Stadio Friuli e del corteo lungo le vie della città. La diretta. 

Ore 22.00 “Massima vicinanza e gratitudine alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, che stanno garantendo l’ordine pubblico in una situazione difficile e a tutti coloro, come gli operatori dell’informazione, che sono in servizio per dare conto di un evento che dovrebbe essere solo un momento di
sport”. Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, esprimendo solidarietà alle Forze dell’ordine e agli operatori informazione coinvolti negli scontri avvenuti durante il corteo. Fedriga ha condannato “ogni forma di violenza e di attacco”.

Ore 21.58 Si è chiusa la lunga serata di Udine.

Ore 21.53 La situazione è rientrata nei ranghi.

Ore 21.50 Una decina di persone bloccate dalla polizia tra Piazza della Repubblica e Via Carducci.

Ore 21.47 “Udine violentata, manifestare è un diritto, la violenza è un crimine. Siamo vicini e al fianco di tutti i colleghi che sono stati impegnati nel dispositivo di sicurezza messo in atto per l’incontro di calcio Italia Israele. Solidarietà, in particolare ai colleghi coinvolti nelle ignobili violenze degli pseudo-manifestanti. In questi giorni le forze dell’ordine stanno prestando il loro servizio nelle piazze del Paese obbligati a lunghe ore di attività, in molte occasioni impiegati in doppi, se non tripli, turni di servizio. Basta con il tiro al bersaglio alle Forze di Polizia! Basta feriti nelle Forze dell’Ordine!” Lorenzo Tamaro, segretario regionale del Sap Fvg.

Ore 21.43 Da Piazza del Patriarcato fino all’incrocio con Viale Ungheria divelti dei cartelli stradali.

Ore 21.38 Idranti in azione verso Via Carducci.

Ore 21.33 “Basta con questi violenti e provocatori. Sono episodi che lasciano amarezza e rabbia nelle migliaia di persone che si sono mosse civilmente per chiedere pace. Purtroppo ci sono persone venute a Udine con l’intenzione di sfasciare pezzi di città e creare tumulti a prescindere e si nascondono dietro bandiere che a loro non appartengono. Nessuna scusa per chi delinque in questo modo incivile. Siamo vicini ai giornalisti aggrediti e alle forze dell’ordine impegnate”. Lo dichiarano il segretario del Pd provinciale e cittadino di Udine Luca Braidotti e Rudi Buset.

Ore 21.30 Parte dei facinorosi è già all’angolo tra Via Vittorio Veneto, Via Piave e Via Aquileia. Stanno posizionando transenne in mezzo alla strada per rallentare la polizia.

Ore 21.26 La polizia sta disperdendo i manifestanti verso piazza Patriarcato dopo aver chiuso tutto le vie di fuga da piazza Primo Maggio.

Ore 21.20 Lacrimogeni della polizia verso la salita del castello, dove alcuni manifestanti lanciano oggetti.

Ore 21.13 Carica della polizia.

Scontri-5

Ore 21.12 “Ospitiamo con orgoglio la nostra Nazionale a Udine, in Friuli Venezia Giulia, per un appuntamento fondamentale per la qualificazione ai prossimi Mondiali, un evento che mi auguro possa rimanere nell’ambito dello sport, messaggero di pace e dialogo. Un benvenuto anche alla Nazionale israeliana nella nostra terra, con l’auspicio che il percorso tracciato in Egitto dal presidente Trump possa portare a una stabilità duratura in Medio Oriente e garantire l’eliminazione di ogni organizzazione terroristica che ha martoriato Israele e Gaza”. Lo ha detto il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, presente allo Stadio Friuli.

Ore 21.11 La polizia sul lato della Basilica delle Grazie.

Polizia sul lato della Basilica delle Grazie-2

Ore 21.06 Il fumo dei lacrimogeni si sta propagando per il centro città, rendendo l’aria irrespirabile.

Un momento degli scontri-2

Ore 20.55 Avanzano i blindati.

Ore 20.49 Il blocco di manifestanti coinvolto negli scontri è tra le 200 e le 300 unità. La polizia ha azionato i lacrimogeni per tenerli a distanza.

Parte degli scontri

Ore 20.43 Un operatore Mediaset è stato ferito al volto con un sasso.

Ore 20.39 Continua la tensione.

Ore 20.31 La polizia disperde il gruppo di manifestanti.

Ore 20.27 Lancio di oggetti da parte dei manifestanti verso la polizia.

Ore 20.26 La polizia ha azionato gli idranti. Stanno scoppiando delle bombe carta. Il tutto sempre all’incrocio tra le vie Liruti, Giovanni da Udine e Viale della Vittoria.

Ore 20.25 La celere arriva all’incrocio tra via Liruti e Viale della Vittoria. La tensione è alta.

Ore 20.21 Bloccato il tentativo dei manifestanti di raggiungere lo Stadio risalendo lungo Via Sant’Agostino, ora si stanno spostando verso Viale della Vittoria.

Ore 20.18 Prosegue la tensione lungo la salita per arrivare in Largo delle Grazie.

Ore 20.06 Momenti di tensione nell’angolo tra la Basilica delle Grazie e Piazza Primo Maggio. La celere si è schierata in assetto anti sommossa. Il servizio d’ordine del corteo sta facendo da cuscinetto tra i poliziotti e un gruppo di manifestanti.

Ore 20.03 Code ai varchi di prefiltraggio per accedere allo Stadio Friuli.

Code ai varchi allo Stadio

Ore 20.02 La quasi totalità dei partecipanti al corteo si è fermata in Piazza Primo Maggio. Un gruppo sta proseguendo lungo Via Sant’Agostino ma è stato bloccato dal servizio d’ordine.

Ore 19.47 Pirone: “Chi si è mobilitato va ringraziato”

Ore 19.45 Spiegamento di forze in piazza Libertà

Polizia in piazza Libertà-2

Ore 19.39 La testa del corteo è arrivata in piazza Primo Maggio

Ore 19.34 La testa del corteo è all’altezza di Porta Manin

Ore 19.22 La testa del corteo è in via Savorgnana.

Ore 19.21 Massimo Moretuzzo (Patto per l’autonomia): “È bello vedere anche tante bandiere del Friuli”.

Ore 19.15 La testa del corteo si sta immettendo in piazza Duomo, mentre la coda sta entrando in via Aquileia.

Ore 19.10 Sono circa 200 gli agenti della polizia di Stato impegnati per controllare la situazione che, per il momento, non presenta criticità.

Ore 19.04 La testa del corteo è all’angolo tra le vie Piave, Aquileia e Vittorio Veneto.

Ore 19.03 Israele lascia il suo ritiro dell’Hotel Friuli per andare allo stadio.

Ore 19.00 La coda del corteo.

La coda del corteo

Ore 18.56 Manuela Celotti (Pd): “Quella di oggi è una presenza doverosa”

Ore 18.52 La testa del corteo si trova alla metà di via Aquileia, la coda è ancora in piazza della Repubblica.

Ore 18.41 “San Giovanni XXIII, di cui abbiamo celebrato la memoria liturgica sabato scorso, apriva così l’enciclica Pacem in terris (1963) rivolta non solo alla Chiesa, ma a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: ‘La pace in terra è un anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi. Questa pace può essere instaurata e consolidata solo nel rispetto dell’ordine stabilito da Dio’ ”. Monsignor Riccardo Lamba, arcivescovo di Udine, durante la veglia di preghiera per la pace in Santa Maria del Castello.

Ore 18.39 Iacopo Cainero (Pd): “Udine esempio di come si affronta la situazione che stiamo vivendo”.

Ore 18.32 La testa del corteo sta entrando in via Aquileia

Ore 18.20 I partecipanti sono stimati tra le 7mila e le 8mila unità.

Ore 18.16 Il corteo ha iniziato a muoversi lungo il percorso.

Ore 18.14 Il corteo è ancora fermo.

Ore 18.11 “La bellezza, soprattutto giovanile, dei cortei pro-Pal in Italia e nel mondo sta tutta nella stragrande mancanza di simboli e bandiere dei partiti. Una bellezza tutta particolare e nello stesso tempo preoccupante – per certi versi – perché evidenzia come la società civile che sfila e ha sfilato per le vie e le piazze del nostro come di altri Paesi non trova riferimento in quello che è la politica tradizionale con i suoi esponenti, i suoi riti, il suo muoversi paludata nei palazzi del potere alla ricerca di consensi sempre più basati sul do-ut-des, suo esasperato nazionalismo”. Mauro Capozzella, coordinatore provinciale M5S Pordenone.

Ore 18.01 Daniel Larrondo, di origine argentina, venuto in città a manifestare dalla provincia di Massa Carrara.

Daniel Larrondo

Ore 17.44 “Mentre Meloni e Salvini hanno ridicolizzato le piazze di queste settimane, dalla manifestazione di oggi continua ad arrivare una richiesta chiara di pace e di giustizia per la Palestina e una richiesta al nostro governo e a tutte le istituzioni di fare la propria parte perché il diritto internazionale venga rispettato, le sofferenze del popolo palestinese finiscano per sempre e la Palestina possa finalmente autodeterminarsi.” Lo dichiara Francesca Druetti, Segretaria Nazionale di Possibile, oggi in città per la manifestazione.

Ore 17.47 Arianna Facchini (assessora alle Pari opportunità del Comune di Udine): “Tantissimi i giovani. C’è una nuova generazione che intende farsi carico di quello che succede nel mondo”.

Ore 17.41 Andrea Di Lenardo (capogruppo AVS Possibile in consiglio comunale a Udine): “Un orgoglio vedere come i cittadini stanno dalla parte della pace”.

Ore 17.32 Tra i manifestanti numerosi politici locali: Iacopo Cainero (capogruppo dem in consiglio comunale a Udine), Emma Ferrari (consigliere comunale a Udine del Pd), Ferdinando Santoro (segretario regionale dei Giovani democratici), Manuela Celotti (consigliera regionale del Partito democratico), Stefania Garlatti Costa (consigliera comunale a Udine della Lista De Toni), Massimo Moretuzzo (consigliere regionale del Patto per l’autonomia).

Studenti che manifestano-2

Ore 17.17 Furio Honsell (Open Fvg): “Impossibile fingere che non sia successo nulla, siamo in tanti a testimoniare la nostra indignazione”.

Ore 17.09 Presenti diversi gruppi musicali. Qui degli studenti della Civica accademia d’arte drammatica “Nico Pepe”, che hanno già fatto un flash mob artistico nei giorni scorsi.

Ore 17.07 “Le notizie della liberazione degli ostaggi e di alcuni prigionieri palestinesi sono positive, ma non cancellano l’enorme responsabilità del governo Netanyahu di questi due anni. A Gaza restano decine di migliaia di vittime innocenti, prime fra tutte bambine e bambini palestinesi. Non si può voltare lo sguardo davanti ai crimini commessi, né fingere che si possa tornare alla normalità mentre intere famiglie sono state cancellate e la Striscia ridotta in macerie” – dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico.

Un cartello-2

Ore 16 e 54 L’assembramento procede lentamente e in maniera disordinata rispetto alle indicazioni dell’organizzazione. Confermata la presenza di gruppi da tutta Italia, presente molta stampa nazionale. Per ora si vedono solo bandiere della Palestina e della Pace.

Uno striscione contro Israele

Ore 16 e 30 Piazza della Repubblica si sta già riempiendo di partecipanti

Un manifestante

 

 











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