Secondo l’emittente televisiva Kan, il governo israeliano avrebbe deciso di annullare le sanzioni previste per oggi su Gaza dopo che Hamas ha accelerato la restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti. Pertanto, sempre secondo la stessa fonte, il valico di Rafah verrà riaperto oggi e gli aiuti umanitari potranno entrare a Gaza come previsto. \n
Tra gli ostaggi uccisi a Gaza restituiti a Israele sono stati ufficialmente identificati Uriel Baruch, 35enne originario di Givon rapito mentre tornava a casa dal festival musicale Nova, e Tamir Nimrodi, soldato i, di 19 anni preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez.
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Hamas ha informato i mediatori che oggi trasferirà in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un diplomatico mediorientale e una seconda fonte a conoscenza della questione. Finora il gruppo militante palestinese ha consegnato otto salme su 28.
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Israele autorizzerà la riapertura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza oggi per consentire il transito degli aiuti umanitari, riporta l’emittente pubblica israeliana Kan. Con questa riapertura, \”600 camion di aiuti umanitari saranno consegnati (oggi) alla Striscia di Gaza dalle Nazioni Unite, dalle organizzazioni internazionali autorizzate, dal settore privato e dai paesi donatori\”, ha riportato l’emittente sul suo sito web senza citare le fonti.
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Hamas ha informato i mediatori che oggi trasferirà in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un diplomatico mediorientale e una seconda fonte a conoscenza della questione. Finora il gruppo militante palestinese ha consegnato otto salme su 28. Ieri Israele aveva deciso di non riaprire il valico di Rafah e di ridurre l’ingresso di aiuti finchè non fossero state consegnate tutte le salme come previsto dall’accordo. Ma stamane, dopo i passi compiuti dal gruppo, ha fatto marcia indietro.
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Due delle quattro salme consegnate ieri da Hamas sono state identificate: sono quelle del soldato Samir Nimrodi, sequestrato dalla base del valico di Erez il 7 ottobre del 2023, a 19 anni, e Uriel Baruch, 35 anni, rapito al festival Nova. La restituzione della salma di Samir è la prima conferma della sua morte. La famiglia ha denunciato, in un comunicato diffuso nelle ultime ore, che \”era stato rapito crudelmente dalla sua base e ucciso da Hamas durante il sequestro\”. Uriel era insieme all’amico Michel Yoav al rave. I due erano riusciti subito a fuggire sull’auto di Uriel ma una cellula di Hamas aveva aperto il fuoco contro la macchina al Mafalsim Junction. Video diffusi in quei giorni avevano mostrato le immagini di Michael, morto nell’auto, e di Uriel, steso a terra fuori. Ma non si era più saputo nulla di lui. La famiglia era stata in un primo momento informata dai militari dell’Idf che era stato probabilmente portato a Gaza. In seguito, nel marzo dello scorso anno, nuovi elementi di intelligence avevano indicato che Uriel era stato ucciso il 7 ottobre e che a Gaza era stato portato il suo corpo già privo di vita.
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La terza salma restituita da Hamas ieri sera appartiene ad Eitan Levy, 53 anni. Levy, taxista di Bat Yam, era stato considerato come disperso per 40 giorni dopo il sette ottobre, prima di essere riconosciuto come ostaggio. Dopo 62 giorni, l’Idf aveva informato la famiglia che era stato probabilmente ucciso e che il suo corpo era stato portato a Gaza. Levy aveva lasciato un cliente al kibbutz di Beeri poco dopo le sette del mattino del giorno degli attacchi. Ha subito chiamato il figlio per dirgli dei razzi di Hamas e il figlio ha sentito gli uomini di Hamas arrivare e aprire il fuoco prima che la chiamata fosse chiusa. La quarta salma invece potrebbe non appartenere a un ostaggio, secondo i primi esami effettuati in Israele.
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L’Istituto di Medicina Legale israeliano sta ancora lavorando all’identificazione della quarta salma consegnata ieri sera da Hamas. Secondo quanto riferito da Channel 12, c’è la possibilità che non sia di uno degli ostaggi. Alla fine di febbraio il gruppo militante palestinese aveva restituito i corpi dei fratellini Ariel e Kfir Bibas, ma quello ritenuto della madre Shiri era in realtà di una palestinese. Hamas aveva parlato di un errore e la salma della donna era stata successivamente consegnata.
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Hamas è pronta a consegnare armi pesanti a un organo di governo palestinese di Gaza o a nazioni arabe, ma non consegnerà le armi leggere. Lo riferisce il media statunitense Axios, citando \”un funzionario statunitense e una fonte informata\” secondo cui \”Hamas ha espresso la sua disponibilità a consegnare le sue armi pesanti – principalmente razzi e missili – a un’entita’ palestinese o araba, ma ha insistito nel conservare le armi per autodifesa\”. Qualche ora prima, il presidente Donald Trump ha minacciato di disarmare Hamas se non avesse provveduto, affermando che l’operazione avrebbe potuto essere condotta anche \”con la forza\”. Al Jazeera sottolinea che non e’ ancora chiaro se l’organizzazione palestinese sara’ comunque autorizzata a conservare le sole armi leggere per far fronte alle varie milizie nella Striscia di Gaza.
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Sono stati identificati i primi due corpi dei quattro ostaggi che ieri sera sono stati consegnati da Hamas. Si tratta di Uriel Baruch, di 35 anni, rapito al festival musicale Supernova, e di Tamir Nimrodi, di 19 anni, un soldato preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez. In entrambi i casi sono state le famiglie a confermare il riconoscimento delle salme.
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All’indomani della firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla \”fase 2\” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile. Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?
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Il governo israeliano ha deciso di annullare le sanzioni previste per oggi, che avrebbero dovuto includere la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza ed Egitto. Lo riferisce l’emittente pubblica Kan. Le misure erano state adottate dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi uccisi. La revoca delle sanzioni è stata presa dopo che Hamas ha restituito ieri sera i corpi di altri quattro ostaggi (il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a due giorni) e ha annunciato che oggi restituirà altre quattro salme.
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\”Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l’inferno\”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista alla Cbs News. \”Abbiamo concordato di dare una possibilità alla pace. Portiamo a termine la prima parte e ora diamo la possibilità di fare la seconda\” ha poi aggiunto.
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Secondo l’emittente televisiva Kan, il governo israeliano avrebbe deciso di annullare le sanzioni previste per oggi su Gaza dopo che Hamas ha accelerato la restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti. Pertanto, sempre secondo la stessa fonte, il valico di Rafah verrà riaperto oggi e gli aiuti umanitari potranno entrare a Gaza come previsto.
Tra gli ostaggi uccisi a Gaza restituiti a Israele sono stati ufficialmente identificati Uriel Baruch, 35enne originario di Givon rapito mentre tornava a casa dal festival musicale Nova, e Tamir Nimrodi, soldato i, di 19 anni preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez.
Hamas ha informato i mediatori che oggi trasferirà in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un diplomatico mediorientale e una seconda fonte a conoscenza della questione. Finora il gruppo militante palestinese ha consegnato otto salme su 28.
Gli approfondimenti:
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meno di un minuto fa
Media: “Israele riaprirà oggi il valico di Rafah agli aiuti”
Israele autorizzerà la riapertura del valico di Rafah tra Egitto e Gaza oggi per consentire il transito degli aiuti umanitari, riporta l’emittente pubblica israeliana Kan. Con questa riapertura, “600 camion di aiuti umanitari saranno consegnati (oggi) alla Striscia di Gaza dalle Nazioni Unite, dalle organizzazioni internazionali autorizzate, dal settore privato e dai paesi donatori”, ha riportato l’emittente sul suo sito web senza citare le fonti.

©Getty
5 minuti fa
Media: “Hamas consegnerà oggi altre 4 salme dei rapiti”
Hamas ha informato i mediatori che oggi trasferirà in Israele altri quattro corpi di ostaggi deceduti. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un diplomatico mediorientale e una seconda fonte a conoscenza della questione. Finora il gruppo militante palestinese ha consegnato otto salme su 28. Ieri Israele aveva deciso di non riaprire il valico di Rafah e di ridurre l’ingresso di aiuti finchè non fossero state consegnate tutte le salme come previsto dall’accordo. Ma stamane, dopo i passi compiuti dal gruppo, ha fatto marcia indietro.
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10 minuti fa
Tra le salme restituite ieri identificate quelle del soldato Tamir Nimrodi e di Uriel Baruch
Due delle quattro salme consegnate ieri da Hamas sono state identificate: sono quelle del soldato Samir Nimrodi, sequestrato dalla base del valico di Erez il 7 ottobre del 2023, a 19 anni, e Uriel Baruch, 35 anni, rapito al festival Nova. La restituzione della salma di Samir è la prima conferma della sua morte. La famiglia ha denunciato, in un comunicato diffuso nelle ultime ore, che “era stato rapito crudelmente dalla sua base e ucciso da Hamas durante il sequestro”. Uriel era insieme all’amico Michel Yoav al rave. I due erano riusciti subito a fuggire sull’auto di Uriel ma una cellula di Hamas aveva aperto il fuoco contro la macchina al Mafalsim Junction. Video diffusi in quei giorni avevano mostrato le immagini di Michael, morto nell’auto, e di Uriel, steso a terra fuori. Ma non si era più saputo nulla di lui. La famiglia era stata in un primo momento informata dai militari dell’Idf che era stato probabilmente portato a Gaza. In seguito, nel marzo dello scorso anno, nuovi elementi di intelligence avevano indicato che Uriel era stato ucciso il 7 ottobre e che a Gaza era stato portato il suo corpo già privo di vita.
La terza salma restituita da Hamas ieri sera appartiene ad Eitan Levy, 53 anni. Levy, taxista di Bat Yam, era stato considerato come disperso per 40 giorni dopo il sette ottobre, prima di essere riconosciuto come ostaggio. Dopo 62 giorni, l’Idf aveva informato la famiglia che era stato probabilmente ucciso e che il suo corpo era stato portato a Gaza. Levy aveva lasciato un cliente al kibbutz di Beeri poco dopo le sette del mattino del giorno degli attacchi. Ha subito chiamato il figlio per dirgli dei razzi di Hamas e il figlio ha sentito gli uomini di Hamas arrivare e aprire il fuoco prima che la chiamata fosse chiusa. La quarta salma invece potrebbe non appartenere a un ostaggio, secondo i primi esami effettuati in Israele.
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15 minuti fa
Media: “Israele sospetta che il quarto corpo non sia di un ostaggio”
L’Istituto di Medicina Legale israeliano sta ancora lavorando all’identificazione della quarta salma consegnata ieri sera da Hamas. Secondo quanto riferito da Channel 12, c’è la possibilità che non sia di uno degli ostaggi. Alla fine di febbraio il gruppo militante palestinese aveva restituito i corpi dei fratellini Ariel e Kfir Bibas, ma quello ritenuto della madre Shiri era in realtà di una palestinese. Hamas aveva parlato di un errore e la salma della donna era stata successivamente consegnata.
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07:05
Axios: Hamas pronta a consegnare armi pesanti no leggere
Hamas è pronta a consegnare armi pesanti a un organo di governo palestinese di Gaza o a nazioni arabe, ma non consegnerà le armi leggere. Lo riferisce il media statunitense Axios, citando “un funzionario statunitense e una fonte informata” secondo cui “Hamas ha espresso la sua disponibilità a consegnare le sue armi pesanti – principalmente razzi e missili – a un’entita’ palestinese o araba, ma ha insistito nel conservare le armi per autodifesa”. Qualche ora prima, il presidente Donald Trump ha minacciato di disarmare Hamas se non avesse provveduto, affermando che l’operazione avrebbe potuto essere condotta anche “con la forza”. Al Jazeera sottolinea che non e’ ancora chiaro se l’organizzazione palestinese sara’ comunque autorizzata a conservare le sole armi leggere per far fronte alle varie milizie nella Striscia di Gaza.
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06:50
Identificati i primi corpi degli ostaggi restituiti da Hamas
Sono stati identificati i primi due corpi dei quattro ostaggi che ieri sera sono stati consegnati da Hamas. Si tratta di Uriel Baruch, di 35 anni, rapito al festival musicale Supernova, e di Tamir Nimrodi, di 19 anni, un soldato preso in ostaggio dalla sua base vicino al valico di Erez. In entrambi i casi sono state le famiglie a confermare il riconoscimento delle salme.
06:45
Quanti gli ostaggi liberati? Quanti i morti, tra Israele e Gaza? I numeri della guerra
All’indomani della firma ufficiale dell’accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla “fase 2” del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile. Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?
Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a GazaVai al contenuto
06:38
Tv Israele, il governo ha deciso di annullare le sanzioni
Il governo israeliano ha deciso di annullare le sanzioni previste per oggi, che avrebbero dovuto includere la limitazione degli aiuti umanitari e la chiusura del valico di frontiera di Rafah tra Gaza ed Egitto. Lo riferisce l’emittente pubblica Kan. Le misure erano state adottate dopo che Hamas aveva inizialmente consegnato solo i resti di quattro dei 28 ostaggi uccisi. La revoca delle sanzioni è stata presa dopo che Hamas ha restituito ieri sera i corpi di altri quattro ostaggi (il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a due giorni) e ha annunciato che oggi restituirà altre quattro salme.
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06:30
Netanyahu: “Se Hamas non si disarma, si scatenerà l’inferno”
“Se Hamas non accetterà di disarmarsi, si scatenerà l’inferno”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista alla Cbs News. “Abbiamo concordato di dare una possibilità alla pace. Portiamo a termine la prima parte e ora diamo la possibilità di fare la seconda” ha poi aggiunto.