Un fascino ineguagliabile

“Una volta che sei un pilota Ferrari sarai per sempre un pilota Ferrari”. Carlos Sainz ha descritto così la sensazione di ‘realizzazione’ che si prova da pilota di F1 ad essere stato un pilota della Scuderia. Lo spagnolo ha guidato per la Rossa dal 2021 al 2024 collezionando in totale 4 vittorie e poi ha dovuto cercarsi un’altra scuderia nel momento in cui il management della Ferrari ha trovato l’accordo con Lewis Hamilton che da quest’anno è al volante della monoposto del Cavallino Rampante.

Al momento l’unione di due icone della F1 come Hamilton e la Ferrari non ha dato i frutti sperati a causa di una SF-25 che non ha rispettato le attese della vigilia. Hamilton ha ottenuto una pole Sprint e una vittoria Sprint in Cina a Shanghai in occasione del secondo weekend della stagione, ma poi al termine del GP le Ferrari sono state entrambe squalificate (la vettura di Hamilton ha consumato eccessivamente il fondo, quella di Leclerc è risultata sottopeso).

Attualmente Hamilton non ha ancora ottenuto un podio in un GP e ha raggiunto Didier Pironi che era il ‘leader’ della classifica di piloti Ferrari che hanno impiegato più tempo ad ottenere il primo podio con la Rossa (18 gare). Il 2026 sarà un anno chiave per il binomio Hamilton-Ferrari, il pilota inglese, infatti, ha firmato con la Scuderia di Maranello con l’obiettivo di vincere il Mondiale: “Sì, l’obiettivo è vincere il Mondiale – le parole di Hamilton in un’intervista rilasciata al magazine del quotidiano sportivo francese L’Equipe – è da tanto tempo che la Ferrari non vince un Mondiale, non mi ricordo nemmeno da quando. Una Ferrari in pista suscita comunque un’emozione. Non mi viene in mente nessun altro brand di macchine, nessun altro brand al mondo in generale, che susciti un’emozione simile. Forse solo una squadra di calcio può farcela”.