Lucio Corsi spegne 32 candeline il 15 ottobre e accende un nuovo capitolo della sua carriera: reduce da un 2025 di consacrazioni, guarda a un futuro che promette ancora più musica e magia. Con Volevo essere un duro, inno alla normalità, l’artista maremmano ha conquistato il disco di platino e un prestigioso quinto posto all’Eurovision di Basilea. Un traguardo che si aggiunge al successo sanremese e ai riconoscimenti dell’omonimo album, già disco d’oro e vincitore di due Targhe Tenco. Dopo un tour estivo sold out, culminato con l’eclissi lunare totale, nel 2026 il cantautore toscano farà tappa nei club d’Europa, per poi imbarcarsi nel suo primo tour nei palazzetti italiani. Non si è fatto mancare nulla, nemmeno un’incursione cinematografica come doppiatore nel film d’animazione Disney Pixar Elio. Il prossimo 25 ottobre, Corsi sarà alla 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma per presentare La Chitarra nella Roccia, il film-concerto diretto dal fratello artistico Tommaso Ottomano e girato lo scorso 30 luglio nella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Galgano.

Nonostante l’enorme popolarità, Lucio è sempre rimasto fedele a sé stesso e alle sue origini di cowboy indie. Ci ha rapiti con la sua follia gentile, la voce calda e raffinata e quella straordinaria capacità di reinventarsi un mondo surreale, perché «la realtà è una noia mortale». Nel giorno del suo compleanno, ci immaginiamo il menestrello di Vetulonia immerso nel «Far West italiano» della sua infanzia, circondato dalla campagna e dai suoi due cani, Enea ed Era.

Lucio Corsi (si dice «Còrsi» con la «ò» aperta) nasce a Grosseto il 15 ottobre 1993 da Nicoletta Rabiti, pittrice amatoriale che ha firmato le copertine dei suoi cinque dischi e ristoratrice nella trattoria di famiglia a Macchiascandona, e di Marco Corsi, ex operatore Rai, muratore e artigiano del cuoio. Dopo il diploma al liceo scientifico, Lucio si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera. Lì, però, viene presto folgorato dalla vivace scena musicale del capoluogo lombardo e decide di lasciare gli studi per dedicarsi completamente alle sette note. Ecco, 10 cose che ancora (forse) non sai sull’artista fenomeno dell’anno: dalla cicatrice sul mento (che nasconde una storia da raccontare) alla passione sfrenata per le due ruote, fino a quel talento segreto che pochi conoscono.

Non sono altro che LucioLucio Corsi

Jacopo Raule/Getty Images