VENEZIA – Filippo Turetta rinuncia al processo d’appello nel quale è imputato per l’uccisione dell’ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Lo ha fatto nei giorni scorsi in una breve lettera manoscritta indirizzata alla Corte d’assise d’appello di Venezia, presieduta da Michele Medici, di fronte alla quale l’udienza è fissata per il 14 novembre. «Sono sinceramente pentito, non chiedo nessuna attenuante» ha scritto il ventitreenne padovano di Torreglia, che nel dicembre dello scorso anno è stato condannato in primo grado all’ergastolo per i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal rapporto affettivo con la vittima, sequestro di persona e occultamento di cadavere.
La sua clamorosa rinuncia avrà l’effetto di far diventare definitiva la sentenza in tutte le sue parti, comprese quelle impugnate dagli avvocati difensori, Giovanni Caruso e Monica Cornaviera per ottenere l’assoluzione dall’aggravante della premeditazione e la concessione delle attenuanti generiche al loro giovane assistito, anche alla luce della scelta processuale di rinunciare a tutti i testimoni.