La frecciata a Gabriele Corsi

Mara Venier parla apertamente e senza filtri del caso Gabriele Corsi: «Fino a qui non ho proferito parola, mentre sulla questione si è detto di tutto. La verità è semplice: d’accordo condividere la conduzione, ma non me la sentivo di fare il gioco musicale, così avevo chiesto di finire alle 15 o alle 15.30. Anche e soprattutto per prendere il treno per Milano e andare da mio marito Nicola, che non stava affatto bene».

Poi: «Già, facevo un passo indietro e il mio era un atto di generosità e d’amore. Ma a volte l’amore non fa rumore. E così si riempiono i silenzi con le parole sbagliate. Mi hanno raccontata come quella che non voleva dividere la scena, che voleva stare da sola. Non è vero. E lo dico qui, perché “Chi” è il posto dove posso dire le cose come stanno: volevo solo esserci, a modo mio, con limpidezza».

Oggi, però, è serena: «Non devo dimostrare più niente a nessuno. Mi diverto, rido, mi godo le persone che amo. Quando vado da Fabio Fazio, quando chiacchiero con Luciana Littizzetto, quando incontro Diego Abatantuono o Mara Maionchi, torno a sentirmi quella ragazza veneziana che sognava il cinema e la televisione, senza sapere che la cosa più difficile non è arrivarci, ma restarci e restarci veri».