Termina con il bilancio in perfetta parità con due vittorie e altrettante sconfitte la giornata degli italiani impegnati in giro per l’Europa, con Sonego che si riscatta e torna alla vittoria dopo tre partite perse consecutivamente
Foto di Ray Giubilo
Destini incrociati per gli ultimi due giocatori italiani che sono scesi in campo nella giornata odierna: per un Lorenzo Sonego che spezza un periodo negativo e dopo tre sconfitte consecutive torna alla vittoria per approdare agli ottavi di Stoccolma c’è un Matteo Arnaldi che invece è costretto a fermarsi a Bruxelles. Il piemontese ha avuto vita facile contro il qualificato Arthur Fery nel primo turno del ‘250’ svedese, imponendosi con il punteggio di 6-4, 6-2 in un’ora e mezza di gioco, atteso ora da una sfida decisamente più impegnativa contro Alex Michelsen. La fase decisiva dell’incontro è tutta tra la fine del primo e l’inizio del secondo set, dove l’inerzia della partita volge totalmente in favore di Sonego: sono infatti tre i break operati dall’azzurro a partire dal 4-4 del parziale d’apertura, ritrovandosi così poi rapidamente avanti 6-4, 4-0. Buona percentuale di punti con la prima – il 74%, quasi identica a quella di prime palle messe in campo – e una buona dose di fiducia per affrontare questo ultimo scampolo di stagione.
Chi invece non riesce a uscire da un periodo complicato è per l’appunto Matteo Arnaldi, che all’esordio dell’ATP 250 di Bruxelles ha rimediato la nona sconfitta nelle ultime dieci partite disputate. Giustiziere del ligure è stato Yannick Hanfmann, che in rimonta si è imposto con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-4 e si è regalato così il secondo turno contro Lorenzo Musetti. Arnaldi sembrava essere venuto a capo del giocatore belga portandosi avanti di set e break, ma andato a servire sul 3-2 ha subito l’immediato contro break che ha in parte spezzato l’incantesimo. Nel terzo parziale si è andati punto a punto fino al break operato da Hanfmann nel decimo e decisivo gioco, con il tedesco che ha avuto il merito di registrare il dritto sbagliando di meno e riuscendo più facilmente a trovare la profondità.