Zak Brown ha respinto con decisione le affermazioni del campione IndyCar Alex Palou, secondo cui il manager statunitense non sarebbe stato a favore dell’ingaggio di Oscar Piastri da parte della McLaren per la stagione 2023 di Formula 1.

Durante le udienze presso l’Alta Corte del Regno Unito, Palou ha sostenuto che Brown gli avesse confidato che l’allora team principal Andreas Seidl aveva firmato in autonomia il contratto con l’australiano, destinato a sostituire il connazionale Daniel Ricciardo a partire proprio dal 2023, in una fase in cui Seidl era ancora a capo della scuderia prima di liberarsi per passare in Sauber/Audi.

Un’osservazione che, secondo alcuni, lasciava intendere riserve da parte di Brown sull’arrivo dell’ex pilota di riserva Alpine, alimentando il dibattito sul presunto trattamento non paritario rispetto a Lando Norris nella corsa al titolo 2025. “Sono andato a cena con Zak vicino al MTC [McLaren Technology Centre]. Zak mi ha detto che non era stata una sua decisione assumere Oscar, ma quella del [allora] team manager Andreas Seidl”, ha raccontato Palou durante l’udienza della scorsa settimana.

Alex Palou, Chip Ganassi Racing

Alex Palou, Chip Ganassi Racing

Photo by: Penske Entertainment

“Mi ha anche spiegato che le prestazioni di Piastri sarebbero state valutate in confronto alle mie per il 2024, e che dal suo punto di vista le mie possibilità di ottenere un sedile in F1 non erano compromesse dall’arrivo di Oscar”. Il CEO di McLaren Racing ha replicato per la prima volta a queste parole, bollando come “ridicole” le insinuazioni dello spagnolo.

“Non so quale accusa mi abbia divertito di più: l’idea che non fossi io a prendere una decisione fondamentale sulla nostra line-up, o il suggerimento che non fossi favorevole all’ingaggio del talentuosissimo Oscar Piastri”, – ha dichiarato Brown a Reuters -. “Entrambe le accuse sono chiaramente ridicole, e chiunque segua la Formula 1 lo capisce immediatamente”.

Brown ha inoltre rivelato che Piastri ha “riso” dei commenti di Palou quando i due si sono incontrati dopo il GP di Singapore. “Abbiamo la migliore coppia di piloti della griglia con Oscar e Lando. Non potrei essere più entusiasta delle loro prestazioni e del loro spirito sportivo. Sono impaziente di assistere alle gare che ci attendono nel resto della stagione”.

Sul piano legale, resta aperta la causa da circa 20 milioni di dollari intentata da McLaren contro Palou per la rottura del contratto IndyCar: lo spagnolo ha ammesso la violazione, spiegando di aver perso fiducia nella capacità del team di offrirgli un’opportunità in F1, ma contesta l’entità della cifra richiesta. Palou ha inoltre sostenuto che Brown gli avesse promesso aiuto per trovare un sedile in Formula 1, ma l’americano ha negato di aver mai fatto simili promesse.

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