L’impronta di scarpa “a pallini” di tipo Frau è uno degli elementi che hanno portato alla condanna di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi. Era stata attribuita a una scarpa di tipo Frau, numero 42, che corrisponde al numero indossato proprio dall’ex fidanzato della vittima. Tuttavia, la nuova procura che sta indagando e che ha riaperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio in concorso per Andrea Sempio vuole approfondire tutti gli elementi e pare abbia effettuato un sopralluogo nella fabbrica marchigiana che produceva quel tipo di suola per la nota marca di calzature.

Si tratta di indagini tradizionali coperte dal segreto istruttorio, pertanto non è possibile conoscere gli esiti, tuttavia durante la puntata di ignoto X – andata in onda mercoledì 15 ottobre – è stato trasmesso un servizio realizzato in collaborazione con Luigi Grimaldi che potrebbe smontare la ricostruzione nota finora.

Nel servizio viene spiegato che al numero 42 di quel tipo di suola corrisponde una misura di 29,5 cm, mentre il numero 44 la misura sarebbe di 30,66 cm. È stata quindi mostrata la tabella di conversione del piede proposta dal produttore delle scarpe che sarebbero state indossate dall’assassino. Al numero 42 corrisponde una misura del piede di 27 cm “ma la suola della scarpa dovrebbe essere più grande della misura del piede”, spiega Grimaldi, aggiungendo il margine di un centimetro previsto dal Ris, “arriviamo a una misura dell’impronta della suola di 28 cm, che può corrispondere a una misura compresa tra il 43 e il 44“.

Fonti sentite da Grimaldi hanno riferito che ci sarebbe un dettaglio importante del modello di scarpe attribuito a quell’impronta, ossia un restringimento della suola, una strettoia laterale ben evidente che si evidenzia anche nell’impronta lasciata dalla suola nell’impronta sul luogo del delitto. È stato effettuato un esperimento in cui è stata sovrapposta virtualmente l’immagine della suola repertata a casa Poggi con quella di una scarpa dello stesso modello in misure differenti: si tratta di una prova che secondo Grimaldi non è mai stata fatta ma che potrebbe permettere “con ragionevole approssimazione” di ottenere il numero di scarpe dell’assassino.

Con questo esperimento il numero 42 non coincide con la suola impressa nel sangue della vittima, ma, al contrario, c’è una

corrispondenza con una scarpa numero 44. Nel caso in cui fosse questo di questo tipo l’esperimento che stanno conducendo a Pavia, e nel caso in cui venisse confermato, cadrebbe una delle prove principali a suo carico.