Negli ultimi anni il brand Land Rover ha puntato su vetture a ruote alte di grandi dimensioni e decisamente fuori dalla portata della fascia media, ma il trend potrebbe essere interrotto dal lancio di una baby Defender, ovvero un SUV compatto che offrirebbe ampie garanzie nell’off-road, senza rinunciare alla versatilità sulle strade di tutti i giorni.
Nei mesi precedenti le voci su un possibile lancio di una Defender in formato ridotto si sono inseguite e sono stati avvistati poi i primi prototipi. L’idea potrebbe diventare perseguibile già nel 2026 o al massimo nella gamma Land Rover 2027. Il brand britannico, sotto il controllo di Tata Motors, non sta attraversando il periodo più florido della sua storia, con Jaguar che se la passa anche peggio. Un SUV più economico rispetto alla Defender potrebbe aprire nuovi scenari, come accadde ai tempi con la Evoque.
Il look della baby Defender
Lo stile ricalcherebbe quello della sorella maggiore. Le forme squadrate dell’attuale Defender, con passo lungo e cinque porte o a tre porte, presentano una lunghezza di minimo 4 metri e mezzo. L’obiettivo dei tecnici della Land Rover sarà rendere funzionale una versione più urban. Le dimensioni potrebbero essere le seguenti: 4,6 metri in lunghezza, 2 metri in larghezza e meno di 1,8 metri in altezza, ponendosi nel segmento dei SUV medi come competitor principale della futura versione più piccola della Mercedes Classe G. Sul web si sprecano i render basati sulle foto spia, anticipando le linee definitive. Il nuovo SUV conserverà la silhouette molto curata della Defender tradizionale con un frontale alto, aggiornato con una calandra più sottile e con dei paraurti più curvosi per migliorare l’aerodinamica.
La nuova Defender potrebbe essere elaborata sulla nuova piattaforma EMA di Jaguar Land Rover, condivisa con la prossima generazione di Range Rover Evoque e Velar. Questa architettura è concepita per i sistemi elettrici a 800 volt e ricariche super veloci fino a 350 kW, ampliando l’offerta di varianti 100% elettriche. Potrebbe ospitare pacchi batterie da 70 a 90 kWh, in grado di offrire fino a 510 chilometri di autonomia. Per il nuovo SUV potrebbero esserci anche motorizzazioni ibride plug-in, anche perché i risultati ottenuti dalla Casa con le versioni full electric non sono ancora all’altezza delle aspettative. I vertici di JDL hanno deciso di frenare la proposta green, garantendo soluzioni ibride in linea con il trend del mercato.
Il posizionamento del nuovo modello
Non si conoscono naturalmente ancora tutte le caratteristiche tecniche né i prezzi, ma il baby Defender dovrebbe prendere il posto nella gamma Land Rover della Discovery Sport, ormai superata nella linea e diventare l’erede spirituale della Freelander 2, l’ultimo SUV concepito per facili spostamenti nelle metropoli europee. La scelta di usare il nome Defender deriverebbe solo dalla possibilità di far crescere l’hype su un modello leggendario che, lo scorso anno, ha oltrepassato le 114.000 unità vendute.
Il SUV dovrebbe conservare una estetica da vero fuoristrada. La trazione sarà integrale e gestita elettronicamente, con la possibilità di dosare la coppia tra gli assi in modo impeccabile. Non mancheranno cerchi di grandi dimensioni e finiture in tinta. Gli interni saranno curati e imbottiti di tecnologia. Se confermata, la nuova auto a ruote alte diventerebbe l’entry level della famiglia Defender. Potrebbe arrivare nei concessionari a partire dal 2027 a un prezzo al di sotto dei 50.000 euro, in modo da sfidare i SUV elettrici premium come la BMW iX3 e la Mercedes EQC.