Mika Hakkinen, campione del mondo Formula 1 nel 1998 e 1999 su McLaren, è un ex pilota di grande esperienza. Anche se non ha vinto così tanto come Lewis Hamilton, con il britannico condivide il fatto di aver guidato solamente per pochissime squadre. Il finlandese ha corso per la Lotus nel 1991 e 1992 per poi passare alla McLaren nel 1993 e concludervi la carriera nel 2001. Un percorso molto simile a quello di Lewis se pensiamo che la Ferrari rappresenta per lui soltanto la terza esperienza in molti più anni di attività rispetto ad Hakkinen.

Quest’anno ci si attendevano molte cose da sette volte iridato. In tanti sono rimasti delusi, uno su tutti il pilota stesso. Secondo l’ormai ex collega però, nulla di quanto accaduto nel 2025 sarebbe strettamente responsabilità di Hamilton. Il discorso è molto più complesso di quanto si possa immaginare.

Hakkinen: “Hamilton dovrà avere pazienza e aspettare”

Le prestazioni vanno ben oltre ciò che un pilota può fare. Alla base c’è innanzitutto un percorso di adattamento alla nuova squadra-vettura. Un percorso, che Hakkinen avverte, potrebbe durare anche diversi anni: “Lewis è un pilota incredibile. Ha avuto un grandissimo successo durante la sua carriera sottostando ad un carico di pressione enorme. È incredibile ciò che ha fatto. L’esperienza in un nuovo team”, non va sottovalutata. “Ci vogliono dai quattro ai cinque anni prima di riuscire ad adattare la vettura al tuo stile di guida”.

Hamilton, Ferrari

Per il due volte iridato finlandese questo è un fatto imprescindibile, che non può cambiare e con cui Hamilton dovrà assolutamente fare i conti: “Lewis dovrà avere pazienza ed aspettare”, sentenzia secondo quanto riportato da ‘Crash.net’.

La questione però è che il campione britannico ha compiuto 40 anni quest’anno ed è difficile immaginare che possa attendere così tanto prima di poter provare a tornare sul tetto del mondo, per quello che sarebbe, inutile dirlo, un epico evento.

I regolamenti che entreranno in vigore nel 2026 potranno dare un’accelerata a questo processo di apprendimento? Impossibile dirlo con certezza. Secondo Hakkinen la sfida che vedremo l’anno prossimo non dipenderà nemmeno dai piloti, parlando in senso stretto: “Le vetture saranno complicate da guidare. Molto del potenziale che riusciranno ad esprimere dipenderà dai progettisti. Chi potrà fare affidamento su progettisti esperti avrà un vantaggio consistente. Gli altri invece avranno molti problemi”. Inutile dire che la permanenza di Hamilton in Ferrari e in Formula 1, dipenderà anche da questo.

Foto: Ferrari

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