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Daniele Sparisci
Ad Austin in occasione del Gp del Texas l’annuncio dell’intesa che aveva già prodotto il film F1 con Brad Pitt. Il mercato americano continua crescere
La rivoluzione americana va velocissimo. La Formula 1 sbarca su Apple Tv, al Gp di Austin è stato annunciato un accordo sui diritti tv per il mercato americano valido dal 2026. È di portata talmente grande che farà da apripista anche in altri Paesi. I gran Premi saranno trasmessi in streaming sulla piattaforma di Cupertino, si parla di un accordo da olte 140 milioni di dollari sebbene le cifre non siano state rivelate. È un cambiamento enorme nel mercato delle licenze televisive per un sport che attrae un pubblico sempre più giovane. La F1, la piattaforma lanciata da Liberty Media, resterà disponibile ma soltanto per chi paga il canone a Apple Tv.
Stefano Domenicali: «È una partnership incredibile che ci consentirà di esprimere al meglio il nostro potenziale attraverso un canale innovativo di trasmissione. E poi con con Apple ci conosciamo da tempo, condividiamo valori e spirito di cambiamento». Eddy Cue, vice presidente senior della Apple: «Siamo entusiasti di offrire un contenuto speciale come la F1 ai nostri abbonati, soprattuto nel 2026 con il cambio di regolamenti che aprirà una nuova epoca».
Il successo del film con Brad Pitt
Fra Formula 1 ed Apple c’è un rapporto solido, avviato con il progetto del film «F1» (sulla Apple Tv dal 12 dicembre) con Brad Pitt nei panni di un pilota veterano che torna in pista per aiutare una matricola. Il successo è andato oltre le attese con incassi al botteghino superiori ai 630 milioni di dollari, spingendo Eddy Cue, vice presidente di Apple e grande appassionato di corse e motori, a intensificare la relazione accelerando su progetti che erano già in cantiere. La pellicola è stata usata anche come un laboratorio per testare microcamere che mai erano state montate sulle monoposto, un’esperienza che ha fornito nuove idee sulla produzione, presto potrebbero essere messe in campo anche per le riprese dei duelli veri fra Piastri, Norris e Verstappen. Stefano Domenicali, presidente della Formula 1, conferma di avere una visione lungo periodo per far crescere l’interesse soprattutto fra nuove fasce di tifosi, in estate aveva raccontato che il boom è solo all’inizio.
La spinta dall’America
L’America si conferma il motore principale della crescita e non è un caso che l’intesa sia stata presentata in Texas dove nel 2017, all’alba dell’era di Liberty Media, erano iniziati i primi esperimenti per cambiare l’immagine della Formula 1. A distanza di otto anni tutto è cambiato. A livello globale la F1 è seguita da 827 milioni di persone, il 43% ha meno di 35 anni e il 42% sono donne. Negli Stati Uniti sono 52 milioni gli appassionati e crescono a un tasso del 10,5% l’anno, gli abbonamenti aumentano con un tasso del 14%. La generazione cresciuta con Drive to Survive (la serie di Netflix) giunta alla settimana edizione è diventata grandicella. Con Apple Tv si punta a coltivare la prossima ed è chiaro che se funzionerà sarà un esempio per il resto del mondo.
17 ottobre 2025 ( modifica il 17 ottobre 2025 | 15:22)
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