Visita di Stato in Vaticano per il re Carlo e la regina Camilla; un incontro che avrà una forte valenza ecumenica e una particolare attenzione per l’ecologia integrale. Al sovrano d’Inghilterra sarà conferito il titolo di Royal Confrater presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Anche Buckingham Palace ha confermato, in una nota, l’impegno dei Reali

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

È prevista per giovedì 23 ottobre la visita di Stato dei Reali di Inghilterra. Il protocollo – riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – ricalca quello delle visite di Stato. Alle 10.45, dopo aver varcato l’Arco delle Campane, i sovrani saranno accolti nel Cortile di San Damaso. Alle 11, nella Biblioteca privata l’udienza con il Papa mentre alle 11.45 si terrano incontri paralleli: la regina Camilla visiterà la Cappella Paolina mentre re Carlo sarà a colloquio in Segreteria di Stato con il cardinale Pietro Parolin. Alle 12.10 la preghiera ecumenica per la cura del Creato, presieduta dal Papa in Cappella Sistina. Terminata la celebrazione, si terrà in Sala Regia l’incontro con le realtà impegnate nella cura della casa comune. Nel pomeriggio alle 14.45 i Reali saranno nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura dove a Re Carlo sarà insignito del titolo di Royal Confrater.

Anche Buckingham Palace ha confermato la visita “storica” che – si legge in una nota – rifletterà il tema del Giubileo ‘Pellegrini di Speranza’ e riconoscerà il lavoro ecumenico compiuto da entrambe le parti.

Monsignor Flavio Pace e suor Alessandra Smerilli nel briefing dedicato alla visita dei Reali d'Inghilterra

Monsignor Flavio Pace e suor Alessandra Smerilli nel briefing dedicato alla visita dei Reali d’Inghilterra

I dettagli della visita

Ecumenismo e cura del creato sono i due cardini della visita del re e della regina d’Inghilterra Carlo e Camilla. Nel briefing di oggi, 17 ottobre, nella Sala Stampa della Santa Sede monsignor Flavio Pace, segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha illustrato il primo aspetto mentre i temi legati all’ecologia integrale sono stati al centro dell’intervento di suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. La visita di Stato, secondo la volontà di Re Carlo, inizialmente programmata per aprile e posticipata per la morte di Papa Francesco, e anche legata anche al decimo anniversario della Laudato si’, avrà un importante risvolto spirituale dato che il sovrano è Governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra. Desiderio di Sua Maestà, ha precisato monsignor Pace, è stato anche quello di partecipare ad una liturgia che sarà guidata da Papa Leone XIV e dall’arcivescovo di York Stephen Cottrell, in Cappella Sistina, sul tema della cura della casa comune.

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L’inno di Sant’Ambrogio

I salmi e le letture saranno incentrati sulla lode a Dio creatore. Monsignor Pace ha sottolineato che la natura ecumenica si rifletterà anche nell’inno che sarà cantato all’inizio.  Il testo è di Sant’Ambrogio di Milano, ma verrà eseguito in una traduzione inglese di San John Henry Newman, anglicano per metà della sua vita e cattolico per l’altra metà. Il prossimo primo novembre, come annunciato da Papa Leone, Newman sarà dichiarato Dottore della Chiesa, in Piazza San Pietro arriverà una importante delegazione della Chiesa anglicana; lo stesso Re Carlo era presente alla canonizzazione del cardinale nel 2019. Ad animare la liturgia ci saranno i cori della Cappella Sistina ed i bambini della Cappella Reale Cappella Reale di St James’s Palace di Londra insieme al coro della Cappella di St George nel Castello di Windsor.

Particolare dello scranno destinato a Re Carlo

Particolare dello scranno destinato a Re Carlo

Il titolo per Re Carlo

Nel pomeriggio del 23 ottobre, i Reali saranno nella Basilica di San Paolo fuori le Mura che insieme all’Abbazia benedettina annessa ha un forte legame con la Corona d’Inghilterra. Significativo – ha fatto notare il segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani – che nello stemma dell’abbazia c’è l’insegna dell’Ordine della Giarrettiera, una delle massime onorificenze inglesi. Per i legami storici e per i progressi compiuti sulla via della riconciliazione tra la Chiesa di Roma e la Chiesa d’Inghilterra, l’arciprete della Basilica, cardinale James Michael Harvey e l’abate della comunità monastica, dom Donato Ogliari, con l’approvazione di Papa Leone XIV, conferiranno il titolo di Royal Confrater di san Paolo a Sua Maestà il Re Carlo III. “Un segno di onore – ha spiegato monsignor Flavio Pace – e di comunione spirituale”. Per l’occasione è stato creato uno scranno, un seggio, con lo stemma di Re Carlo insieme alla frase latina Ut unum sint – “Che siano uno”, citazione dal capitolo 17 del Vangelo di San Giovanni. Il Re siederà sullo scranno durante la funzione, successivamente rimarrà nell’abside della Basilica per essere utilizzato in futuro da Sua Maestà e dai suoi successori.

Il titolo per Re Carlo

Il titolo per Re Carlo

La cura del creato, tema di unione

Per quanto riguarda il tema dell’ecologia ambientale, suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha spiegato che al termine della preghiera in Cappella Sistina, il Papa e re Carlo raggiungeranno la Sala Regia per un breve incontro sulla cura del creato, insieme a rappresentanti della Curia, imprenditori e persone che si occupano di tematiche ambientali, il Movimento Laudato si’, esperti delle Nazioni Unite. “L’incontro – ha sottolineato – riflette il legame della Chiesa cattolica e quella anglicana su questo tema”. “Papa Francesco – ha continuato la religiosa – aveva più volte evidenziato che tutto è connesso e che la crisi ambientale e quella sociale è di apri passo. Papa Leone ha continuato su questa linea, facendo ulteriori passi avanti”. Suor Smerilli ha ricordato infatti la celebrazione, il 9 luglio scorso, con il nuovo formulario della Missa “pro custodia creationis”, l’inaugurazione del Borgo Laudato si’, il 5 settembre 2025. Il segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha sottolineato l’approccio collaborativo sui temi del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità con le aziende selezionate dalla Casa Reale e l’impegno del Re per riunire il settore privato per la transizione verso un futuro sostenibile.

Verso il futuro

In entrambi gli interventi è stata evidenziata l’importanza della visita di Stato dei Reali, in particolare sul fronte ecumenico “si tratta – ha sottolineato monsignor Flavio Pace – di un evento storico”, del riconoscimento di un cammino comune che celebra i progressi compiuti e offre un segno di speranza per il domani.  Per suor Alessandra Smerilli è una connessione forte delle Chiese sui temi ambientali, temi sempre più importanti per il futuro delle nuove generazioni.