
© Sirotti
Mario Aparicio non potrà mai più mettere piede in Cina. È costata cara la “svista” del corridore della Burgos Burpellet BH, finito al centro di una polemica riguardante un suo post su Strava pubblicato al termine della prima tappa del Tour of Mentougou 2025, corsa cinese di categoria UCI 2.2 svoltasi negli scorsi giorni. Nel titolo dell’attività, il 25enne aveva inserito l’emoji di un maiale a fianco della bandiera della Cina, un accostamento che è stato giudicato offensivo da molti utenti e che ha portato gli organizzatori della gara a escludere il corridore spagnolo per “aver danneggiato l’immagine dell’evento”.
La vicenda ha però avuto conseguenze ancor più gravi dato che Aparicio, che per quel post ha ricevuto messaggi di insulti e minacce di morte, è stato espulso dal paese, che lo ha anche bandito a vita, vietandogli persino di mettere piede in uno qualsiasi dei suoi aeroporti (anche solo per fare scalo, dunque) secondo quanto riportato da Cadena Ser. A nulla sono valse le spiegazioni fornite dal corridore e dalla squadra, che hanno affermato come l’icona del maiale fosse solamente uno scherzo rivolto al compagno di squadra Carlos García Pierna, che aveva vinto proprio quella tappa.
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