La revoca di Lovati

«Tante volte mi stupisco anch’io – afferma Taccia – di come Andrea riesca a essere così tranquillo. Mi dice: ‘Non possono inventarsi nulla, perché io sono innocente. Più indagheranno e più capiranno il perché e il percome di tutta questa storia’”. E’ la stessa Taccia ad ammettere come non sia stato facile organizzare «un nuovo esercito di difesa. Lo definisco un esercito perché alla fine noi entriamo in guerra. E chi è nel giusto e nella verità non deve temere nulla. Bisogna andare avanti senza paura, lavorando duramente, onestamente e sodo. Per Andrea revocare il mandato al collega Lovati, al suo fianco da anni, è una stata una decisione veramente sofferta. Però è il cliente che deve decidere e io non ho proferito parola su questo. Certo, sappiamo Andrea e io che l’avvocato Lovati è un genio nel suo campo. Però, ultimamente, ahimè, forse aveva altre priorità. La sua priorità non è sembrata più Andrea. Quindi, riunioni rinviate per magari partecipare a trasmissioni televisive o il fatto che non partecipasse a riunioni per la strategia difensiva. Questo ha minato la fiducia del cliente inevitabilmente. A Lovati sarò sempre grata per essere stato il mio dominus, avermi insegnato proprio lui per primo che decide il cliente».