Sul red carpet di Cinque secondi, alla Festa del Cinema di Roma, Paolo Virzì e il suo cast si presentano con la naturalezza di chi ha appena finito un lavoro di gruppo e ne va sinceramente fiero. Il film, in uscita il 30 ottobre con Vision Distribution, è un racconto di campagna toscana (insolita) e di convivenze forzate: un padre che si isola, un gruppo di ragazzi che invade la sua solitudine, una relazione che da scontro diventa alleanza.
Il protagonista è Adriano Sereni, ex avvocato di successo che vive da solo nelle stalle ristrutturate di una villa in rovina. A interpretarlo è Valerio Mastandrea, che con Virzì lavora ormai da più di vent’anni: «È il quinto film che faccio con Paolo, e insieme lavoriamo bene», racconta. A rompere l’equilibrio fragile di Adriano arriva Matilde, interpretata da Galatea Bellugi. Valeria Bruni Tedeschi, di bianco vestita, è la socia di studio che vorrebbe prendersi cura di Mastandrea. Ilaria Spada, l’ex moglie.
Cinque secondi possono cambiare una vita? «Assolutamente sì, magari per un incontro amoroso», ci racconta sul tappeto rosso Bellugi, 28 anni, al primo film con Virzì. «Sì, nel bene o nel male», aggiunge Valeria Bruni Tedeschi. «Ne basta uno, purtroppo», è la versione di Mastandrea, «E dico purtroppo perché per sbagliare basta poco, mentre per riparare serve molto più tempo». Fa sapere ancora Valeria: «Non si può ripartire dopo qualsiasi evento». Il regista non è d’accordo: «Finché c’è quella risorsa umana che è la capacità di empatizzare con l’altro, sì».
Conclude l’attore: «Sì siamo bravi a parlare di ripartire, ma bisogna farlo. I dolori della vita, gli intoppi possono essere sempre delle occasioni, ma ripeto siamo bravi a parlare dentro i film poi nella vita reale è molto più complicato. Personalmente ogni volta che ho preso delle tranvate ho sempre cercato di prenderle come occasioni, non sempre riuscendoci».
Valeria Bruni Tedeschi
Ernesto Ruscio/Getty Images