Il primo weekend di gara della stagione senza Marc Marquez comincia in maniera negativa per la Ducati, che resta fuori dalla top4 sia in qualifica che nella Sprint del Gran Premio d’Australia, diciannovesimo e quartultimo appuntamento del Mondiale MotoGP 2025. Una vera debacle per la Casa di Borgo Panigale, dominatrice assoluta di questo campionato avendo vinto con largo anticipo i titoli iridati piloti, costruttori e team.
L’assenza causa infortunio di Marc spiega solamente in parte le difficoltà fronteggiate da Ducati tra venerdì e sabato in Australia, su una pista anomala come Phillip Island che spesso e volentieri in passato ha rimescolato i valori in campo facendo emergere degli outsider estemporanei e livellando le performance tra le varie moto. In realtà questa situazione potrebbe ripresentarsi anche in altri contesti, perché ad eccezione di Fermin Aldeguer (un rookie talentuoso ma ancora discontinuo) e Franco Morbidelli nessuno degli altri ducatisti ha effettuato un clamoroso passo indietro prestazionale rispetto al precedente round indonesiano.
È proprio questo l’aspetto più rilevante sul quale devono riflettere gli uomini in rosso, che si sono giustamente goduti le vittorie a raffica di MM93 negli ultimi mesi ritrovandosi però adesso in evidente affanno senza di lui. L’inspiegabile crisi mistica di Francesco Bagnaia diventa dunque improvvisamente molto più difficile da digerire per il team ufficiale, ritrovatosi ad occupare le ultime due posizioni nella Sprint di Phillip Island (con Pecco ed il collaudatore Michele Pirro).
Vedremo come andrà la gara lunga della domenica, in cui Alex Marquez e soprattutto Fabio Di Giannantonio (l’unico ad avvicinare i tempi di Bezzecchi negli ultimi giri della Sprint) possono ambire a qualcosa di importante, ma Ducati adesso è perfettamente consapevole di dover alzare ulteriormente l’asticella per reagire ai progressi delle altre case e tornare il punto di riferimento indiscusso della griglia, con o senza il nove volte campione del mondo.