Marco Bezzecchi ha risposto subito da campione nella Sprint Race con una performance che racchiude tutti i progressi compiuti dalla RS-GP25 nel corso della stagione. Il romagnolo, dopo l’errore nel GP di Indonesia che ha mandato sotto i ferri Marc Marquez, si è preso la medaglia d’oro in Australia con veemenza, riuscendo nel finale a strappare a Raul Fernandez il successo. Dalla pole è scattato male Fabio Quartararo che è piombato dopo pochi km al sesto posto, mentre l’ex pilota della KTM è scappato via. Raul Fernandez era un prospetto molto interessante sino a pochi anni fa, ma non ha trovato la giusta continuità in MotoGP. Al terzo anno in Aprilia sembra aver fatto quel passo in avanti decisivo e ha rischiato di vincere la sfida breve, dopo il podio conquistato nella SR di Mandalika.
L’Aprilia si è trovata a meraviglia, sin dalle prove libere, sul circuito che si raggiunge con un traghetto da Melbourne, portando due alfieri sul podio. Bezzecchi, nonostante uno start non impeccabile e un gabbiano centrato, ha superato il pilota spagnolo del team Trackhouse a tre giri dalla conclusione. Nel GP il Bez ha dovuto scontare un doppio long lap per la penalità subita dopo l’incidente con Marc Marquez di due settimane fa. Una punizione giusta, culminata con una operazione alla scapola destra per il campione della MotoGP, che ha condizionato l’ex centauro del team VR46 nella gestione delle mescole. Alle spalle dei due rider dell’Aprilia, sono stati in battaglia nella SR Pedro Acosta, ottimo terzo, davanti a Jack Miller, esaltato davanti al pubblico di casa, e Fabio Di Giannantonio, prima Ducati al traguardo, acuendo i rimpianti del team Gresini Racing e soprattutto della squadra corse ufficiale.
Nella gara dimezzata le due Rosse di Bagnaia e Pirro hanno chiuso la classifica. Scattato undicesimo, il torinese è scivolato sino al penultimo posto con un passo di 2 secondi più lento rispetto agli altri competitor, davanti solo al collaudatore della Casa di Borgo Panigale, poco abituato a ritmi di gara. Dopo l’exploit in Giappone, Gofree sembra essere tornato a guidare nuovamente con il freno a mano tirato. Per fortuna della Ducati sono già chiusi matematicamente tutti i traguardi stagionali e d’ora in avanti si correrà solo per la gloria.
Allo spegnimento dei semafori del GP d’Australia, Fabio Quartararo è partito di nuovo malissimo, scendendo in quarta posizione, dietro a uno fenomenale Marco Bezzecchi, Raul Fernandez e Pedro Acosta. L’obiettivo del romagnolo era quello di scappare via per gestire al meglio il doppio long lap penalty. Eseguiti entrambi nei primi 7 giri, il romagnolo è sceso dalla prima posizione alla sesta. Raul Fernandez è scappato via, mettendo del margine su Acosta e Alex Marquez. Di Giannantonio è risalito sino alla seconda posizione, tirandosi dietro anche Bezzecchi. Il fratello minore di Marc non è riuscito ad amministrare bene le mescole, finendo quarto davanti ad Acosta.
I top 3
Marco Bezzecchi: 9,5 – Strepitoso nella Sprint Race con un sorpasso chirurgico a Raul Fernandez. Si è confermato il pilota più veloce del finale di stagione. Purtroppo per lui si è ricordato dell’errore di Mandalika a causa del doppio long lap penalty in una gara corsa a ritmi forsennati. Scattato dalla seconda casella della griglia, il romagnolo ha preso subito l’iniziativa a suon di giri veloci. Per una volta, senza Marc Marquez, la Ducati è crollata in serie difficoltà e l’Aprilia ha dato uno strappo, dimostrando immense potenzialità. Con gomme consumate, dopo due long lap penalty, Marco ha spremuto la mescola posteriore per tentare di rimontare dalla sesta piazza. Alla fine è giunto un terzo posto da applausi. Settimo podio nel 2025, forse il più bello. Avrebbe vinto senza patemi senza il doppio long lap penalty. A caldo l’alfiere dell’Aprilia ha dichiarato:
“È stata una gara difficilissima. Con la penalità si è complicato tutto, ma la strategia ha funzionato. Ho spinto all’inizio e ho preso un po’ di vantaggio. Non potevo immaginarmi con il doppio long lap penalty di arrivare terzo. Ringrazio tutto il team e l’Academy di Valentino Rossi”.
Raul Fernandez: 9 – Primo trionfo in MotoGP per l’ex talento della KTM. Nel 2022 ha esordito in top class sulla RC16 del team Tech3 KTM Factory Racing, dopo aver concluso al secondo posto nella sua unica annata in Moto2. Ottenne il suo primo punto in occasione del GP di Catalogna, chiudendo in 15ª posizione. Nel 2023 venne selezionato nel nuovo team satellite dell’Aprilia. La sua crescita è stata costante, riuscendo a strappare il rinnovo nel team Trackhouse sotto la guida del manager Brivio. Dopo il bel weekend indonesiano, Raul ha gestito bene le mescole e ha concluso con un bel margine su Fabio Di Giannantonio. Soddisfazione enorme per il team satellite americano della Casa di Noale, ma Bezzecchi avrebbe vinto senza le penalità.
Fabio Di Giannantonio: 8 – Nella seconda parte di stagione è sceso di marcia. Andando in difficoltà su numerosi tracciati in sella alla GP-25. Il romano è risultato troppo discontinuo nella sua esperienza in MotoGP nel team VR46, ma a Phillip Island ha estratto una prestazione d’autore. Elettrizzante il sorpasso ad Acosta e il secondo posto che ha salvato anche una Ducati opaca. Dopo 119 giorni Diggia è tornato sul podio, dopo la performance leggendaria del Mugello.
I flop 3
Pecco Bagnaia: 4 – Anche in Australia non ci ha capito nulla. Male in qualifica con una undicesima posizione, fa peggio nella gara breve, concludendo al penultimo posto, davanti solo al sostituto di Marc Marquez. Siamo alle solite: scuse ai tifosi e ricerca di spiegazioni dai tecnici. Nel Gran Premio è riuscito a migliorare il suo ritmo deficitario, entrando almeno temporaneamente in zona punti. Alla fine, dopo aver lottato per la dodicesima piazza, è crollato al suolo. Una brutta caduta che gli è costata la terza posizione nella graduatoria. Bezzecchi ora è meritatamente nella top 3 della classifica mondiale. Il torinese sembra sempre più un corpo estraneo in sella alla Ducati Desmosedici.
Franco Morbidelli: 3 – Weekend da dimenticare per il pilota italo-brasiliano che ha lottato nel GP per qualche punticino con Bagnaia. Il suo compagno di team, Fabio Di Giannantonio, ha tirato fuori una performance di alto profilo, diventando il miglior ducatista del weekend. Partito dalle retrovie, senza ritmo Franco si è uniformato al passo pessimo del numero #63.
Johann Zarco: 2 – Errore grave nella sfida domenicale su un tracciato in cui aveva sempre performato alla grande. Il pilota francese, dopo il rinnovo nel team satellite della Honda, sembra aver staccato la spina. Luca Marini lo sta riprendendo in classifica piloti e potrebbe togliergli lo scettro del miglior rider della Casa dell’Ala dorata nel 2025.