Febbricitante, ma fortissimo. Da 10° in griglia a secondo in gara. Per Fabio Di Giannantonio il GP dell’Australia ha ricordi dolci: qui due anni fa iniziò la clamorosa storia che lo portò a rimanere in MotoGP. Nel 2023 ottenne il primo podio in gara, poi tre GP dopo vinse in Qatar, convincendo VR46 a ingaggiarlo.
Questa la sua progressione negli anni in MotoGP: 20° nel 2022, 12° nel 2023, 10° nel 2024 e 6° al momento.
In questo 2025 Diggia ha ottenuto tre podi in gara lunga: terzo in Texas e al Mugello e secondo qui. Altrettanti podi nella Sprint, peraltro consecutivi: Ungheria, Barcellona e Misano.
Ecco cosa ha detto a Sky nella domenica pomeriggio di Phillip Island.
Sull’intero fine settimana…
“Ci siamo complicati il weekend partendo decimi, poi la febbre ha complicato tutto, ma ci voleva spingere. Sono partito bene, poi più vai avanti e più è tosto recuperare: non mi aspettavo che Acosta mi ripassasse. Ho avuto un buon passo, mi spiace per la qualifica ma sono contento perché fare tanti sorpassi e tornare sul podio è speciale. A volte succedono cose fuori dal nostro controllo, vai in pista e non puoi spingere. Quello che molti non percepiscono è che siamo umani: a volte vai un po’ meno, nascondi il tuo problema. A volte è difficile capire, ma a volte entri ed è difficile andare forte”
Un rammarico…
“Peccato, perché partendo più avanti avremmo avuto una chance. Si poteva fare, Raul aveva un piccolo calo ma partendo decimo è difficile vincere. Sono contento, costruiamo”
Considerazione tecnica…
“Spero di trovare il davanti che ho trovato qui per il resto della stagione, ci sono stati dei cambiamenti sulla moto e questa è la chiave per andare forte. Ogni volta che abbiamo un feedback all’anteriore miglioriamo esponenzialmente. Ogni volta cambiano tante condizioni, ma dobbiamo lavorare con il team per congelare questo anteriore. Per andare così forte devi sentirti bene, non esiste un pilota che non si trova e va forte”
Prossimo GP in Malesia…
“Sepang si può fare, nel test mi sentivo bene con la moto. Non sono le staccate, è più capire come avere questa ripetibilità”