La puntata di Tú Sí Que Vales andata in onda sabato 18 ottobre su Canale 5 è stata una giostra ben oliata di risate, momenti teatrali e situazioni che ti fanno pensare “ok, forse un po’ troppo, ma continuo a guardare”. Siamo alla quarta settimana di gara, e il programma continua a galoppare con emozioni e battute facili.

A bordo pisicina, i soliti noti: Maria De Filippi sempre inspiegabilmente super divertita, Rudy Zerbi pronto a impuntarsi anche su un’esibizione di origami, Luciana Littizzetto e Paolo Bonolis. Comanda le folle (quelle da casa e quelle in studio) la sempre presente Sabrina Ferilli, che ormai ha fatto pace con il suo ruolo di arbitro popolare e lo porta avanti.

Tra numeri ben riusciti, altri più discutibili, siparietti comici e qualche momento in cui l’aria si è fatta più densa (per finta), anche questa puntata ha avuto i suoi piccoli momenti da segnalibro. Ecco le nostre pagelle. Forse fin troppo buone.

Lip Sync Battle: Bonolis e Marzullo, il disastro perfetto. Voto: 8

La nuova Lip Sync Battle ha riunito sul palco ospiti e giudici, tra cui Diana Del Bufalo, Marco Bocci, Silvia Toffanin, Massimo Ghini e Gigi Marzullo, in coppia con Paolo Bonolis per un duetto che è già storia del programma. Travestiti da Renzo Arbore e circondati da scenografie anni ’80, i due hanno dato vita a un’esibizione talmente surreale che anche Dalì è tornato dall’al di là per commentare.

Marzullo ha iniziato con un labiale sfasato rispetto alla base musicale, Bonolis ha provato a tenerlo al passo ma la confusione è aumentata di verso in verso. Dopo un primo tentativo fallito, hanno ricominciato da capo, con risultati solo leggermente migliori. Le reazioni in studio sono state un crescendo di risate: “Non ne azzecca una” ha sbottato Bonolis, mentre Sabrina Ferilli, incredula, commentava: “Ma che sta facendo?!”.

A scaldare il clima ci hanno pensato i siparietti prima dell’esibizione, perché l’aneddotica piace a tutti tranne che agli esperti di geopolitica. Marzullo ha ricordato una fantomatica vacanza in Costiera con Bonolis, parlando di un’esperienza “molto speciale”, subito intercettata da Luciana Littizzetto con un ironico “Molto emozionante fa paura”. Il resto è stato un turbine di battute: finti flirt, racconti di camerini, confessioni di “bigodini e boxer” e la chiusura poetica con il giornalista che, guardando Bonolis, lo ha definito “un patrimonio dell’umanità, con occhi celesti e spirito rock”. Una performance disastrosa, ma questo passava il convento e noi ce lo siamo visto senza problemi.

Sabrina Ferilli, anima agitata della puntata. Voto: 7

Tu Sì Que Vales dovrebbe cambiare nome del programma in Sabrina Ferilli Show. Infatti è ovunque. Ride, sbuffa, si scalda, si inventa cose sul momento e a volte pare stia partecipando a un altro programma, il Sabrina Ferilli Show, per l’appunto.

È di certo la figura più rumorosa e imprevedibile del gruppo, quella che rompe la quiete quando serve, e anche quando non serve affatto. Durante la puntata del 18 ottobre ha monopolizzato più di una scena con battute e frecciate che fanno ridere il pubblico e, probabilmente, sfiniscono la regia.

In giuria passa da momenti di puro svago a sguardi che potrebbero sciogliere il plexiglas, specie quando qualcuno osa esagerare o quando Zerbi decide di provocarla, com’è nel suo contratto morale. Con Massimo Ghini nel numero On the Floor ha messo più energia nelle espressioni facciali che nei passi, ma comunque è riuscita a rubare la scena.

Le gag con Maria e Bonolis funzionano, ma iniziano a sembrare una cena tra amici dove uno alza troppo la voce dopo il secondo bicchiere. Sabrina Ferilli resta comunque uno degli ingredienti fondamentali del programma, anche se a volte sembra aggiungere il peperoncino quando c’erano già abbastanza spezie nel piatto.

Laura Marchetti, la performance vera è insultare i giudici. Voto: 8

Dopo l’ormai celebre “urlo primordiale”, che è diventato più un tormentone che un atto artistico, Laura Marchetti (alias Laura De Marchi) è tornata in studio per la sua “nuova proposta pacifica”. E per mantenerla coerente, si è presentata con un trapano. Scelta curiosa, ma ormai si è capito che ogni sua apparizione è costruita come un piccolo sketch, con tanto di oggetti di scena.

Ha salutato cordialmente Sabrina Ferilli, poi ha lanciato subito la prima frecciata: “La perdono, anche perché certe cose lei non le può capire”. Ha ripescato un vecchio commento di cinque anni fa, perfettamente memorizzato.

Poi è arrivata la sua “coreografia ancestrale per liberare l’animale interiore”. A quel punto è partita la pantomima vera: Zerbi ha ruggito, Laura Marchetti si è indignata. “Io queste cose non le apprezzo da un artista.” Zerbi ha risposto con una battuta pronta: “Mi è uscito l’animale, signora.”

Ferilli e Littizzetto ridevano come se sapessero già come andava a finire. E forse lo sapevano. Laura ha rincarato la dose con frasi ben scolpite: “Lei (la Ferilli, ormai accerrima nemica) è ignorante, lui è maleducato.” Poi è passata all’animale guida: l’aye-aye. Ha detto il nome con orgoglio, aspettando il silenzio di chi non capiva. Solo Bonolis ha reagito. Applausi. Battuta pronta. “Mi trovo bene solo con persone al mio livello.” Tempismo da copione. Luci giuste. Inquadratura perfetta.

Durante l’esibizione, Zerbi ha continuato a interrompere, e Laura ha colto l’occasione per la battuta finale: “Che titolo ha lei per giudicarmi?”. Maria De Filippi rideva di gusto, quindi andava veramente tutto bene. Noi, navigatissime esperte di Maria De Filippi e di Uomini e Donne, sappiamo benissimo quando si arrabbia e quando le gag non sono preparate.

Pochi secondi dopo la signora Marchetti ha lasciato il palco con una delle uscite più teatrali mai viste: “Se non lo togliete (Zerbi), non torno più”. La vera esibizione è stata il confronto diretto, continuo e studiato con i giudici. Ogni battuta, ogni risposta stizzita, ogni silenzio caricato come una freccia pronta a partire. Il resto è marginale. Il trapano? Scenografia. L’aye-aye? Folklore.

Terry Fator e Allegro Moderato, emozioni vere. Voto: 10

Il momento più toccante della puntata arriva con Terry Fator, ventriloquo, cantante e imitatore di fama mondiale. Da Las Vegas al palco di Tu Sí Que Vales, ha presentato una performance straordinaria sulle note di We Are the World, imitando voci leggendarie come Lionel Richie, Stevie Wonder, Tina Turner e Cyndi Lauper, tutte sovrapposte, senza mai muovere la bocca. “È impressionante, non hai mosso praticamente mai la bocca” ha detto Maria De Filippi, ipnotizzata, mentre Rudy Zerbi lo definiva “un talento che commuove”.

Paolo Bonolis, perplesso ma affascinato, ha chiesto una seconda esibizione per fugare ogni dubbio sull’autenticità del numero. Fator ha accettato, proponendo un nuovo brano dal vivo, e la conferma è arrivata: la sua abilità è reale. Lo stupore si è trasformato in commozione, con Zerbi visibilmente emozionato e Maria che ha commentato: “Una cosa così non l’avevamo mai vista”. Dopo il primo 97% della giuria popolare, Bonolis ha invitato il pubblico a rivotare: “Ragionateci, forse è il momento di cambiare idea”. Il verdetto è stato unanime: 100% di sì e accesso diretto alla finale.

Subito dopo, l’orchestra Allegro Moderato, formata da giovani musicisti con disabilità, ha regalato un momento di pura emozione, ricevendo la standing ovation di tutta la sala. Sabrina Ferilli, commossa, si è alzata in piedi per applaudirli: “Meravigliosi, siete la musica più vera”. Una parentesi di sensibilità che ha riportato il pubblico sulla terra dopo un’ora di caos.