Il tecnico dopo la sconfitta di Como: “Un primo tempo alla pari, abbiamo fatto anche delle cose interessanti, il secondo molto spezzettato. Io preoccupato? Un allenatore deve essere sempre preoccupato, perché si deve pensare a cosa si può fare meglio”
19 ottobre 2025 (modifica alle 15:44) – MILANO
Cinque pareggi e una sconfitta, la prima stagionale, 8 gol fatti, 10 subiti. Questo il bilancio della Juve in campionato dopo la vittoria sull’Inter. Tudor dopo lo 0-2 di Como commenta così il momento bianconero: “Volevamo andare avanti, volevamo pressare, siamo stati anche bravi a momenti, contro una squadra che fa un bel calcio – dice ai microfoni di Dazn -. Non siamo stati dentro la nostra area come dite. Una partita difficile contro una squadra organizzata bene, nel primo tempo abbiamo preso questo gol all’inizio su calcio piazzato, che non si può prendere. Un primo tempo alla pari, abbiamo fatto anche delle cose interessanti, così come loro. Nel secondo tempo la partita è stata molto spezzettata per i falli, per i loro comportamenti. Poi è finita dopo il 2-0, volevamo fare qualcosa con due attaccanti e non siamo riusciti. Avevo la sensazione di arrivare ad essere pericolosi ma senza fare tiri concreti, pochi quantomeno”.
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“Perché solo al 75′ con due attaccanti e due ali? Non so chi gioca così. La squadra fa fatica a reggerli. Ma era giusto provare. Ma col Como che gioca bene devi pedalare. Purtroppo abbiamo subito preso il gol in contropiede, anche perché mancava un centrocampista – prosegue Tudor in sala stampa – Devo sceglierne undici, nel modo in cui rendono al meglio, il modulo dipende da quello. Molte cose mi sono piaciute ma se non fai gol è un problema. Serve equilibrio. I ragazzi danno tutto, io penso solo a loro, provo a migliorare tutto. Io preoccupato? Un allenatore deve essere sempre preoccupato, perché si deve pensare a cosa si può fare meglio”.
La Gazzetta dello Sport
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