I lariani aprono nel primo tempo e chiudono i conti con il talento argentino, gol e assist per lui. La Juve cade dopo 5 pareggi tra Serie A e Champions, la vittoria manca dal 4-3 sull’Inter

Dal nostro inviato Matteo Nava

19 ottobre 2025 (modifica alle 15:30) – COMO

Come se fosse un inquietante assaggio della trasferta di mercoledì in casa del Real Madrid, Nico Paz – creazione dei Blancos – fa a fette la Juventus con un assist e un gol e i bianconeri perdono per la prima volta in stagione. Al Giuseppe Sinigaglia di Como vincono 2-0 i padroni di casa con una rete per tempo e cacciano la Signora in un ufficiale stato di crisi, senza gol da 180 minuti e senza vittorie da più di un mese. Apre le danze Marc Oliver Kempf al 4’, le chiude proprio Paz al 79’ con una delle sue magie.

tutto in salita—  

Per la prima volta nell’era di Igor Tudor la Juventus comincia con una difesa a quattro (4-2-3-1 alla Thiago Motta), ma il gol che il Como segna dopo 4 minuti non è un problema di modulo quanto di attenzione difensiva. I marcatori vengono infatti colti con i segni del cuscino sul volto quando sugli sviluppi di calcio d’angolo il talento di Paz disegna lo splendido cross sul secondo palo che incrocia il mimetismo di Kempf: il difensore di Cesc Fabregas sbuca dietro a Pierre Kalulu e segna in tap-in. La Signora si scotta, ma non si brucia, inciampa per metà primo tempo in errori tecnici e di concentrazione fino a quando non ritrova serenità e coraggio nelle giocate, lasciando da parte la frenesia. È vero, concede ancora un paio di occasioni nitide ai padroni di casa, ma sa rendersi pericolosa soprattutto ribaltando il gioco in velocità. Bene sia Francisco Conceiçao che Kenan Yildiz fino agli ultimi 20 metri, dirompente Khephren Thuram in versione trequartista con i suoi break potenti e in crescita anche Teun Koopmeiners. Jonathan David comincia male, ma partecipa in prima persona ai miglioramenti di squadra e dialoga molto bene con i compagni di squadra: il canadese segnerebbe pure al 36’ con un anticipo da centravanti sul primo palo, ma l’assistman Koopmeiners è in fuorigioco quando scatta per ricevere il lancio di Manuel Locatelli. Manca la precisione: Yildiz, Thuram e Conceiçao in sequenza mancano la porta da ottima posizione prima dell’intervallo.

a terra—  

Forse, il problema della Juventus in questa fase di stagione è che la squadra non segna nemmeno le poche volte che crea. Superato indenne anche il primo rischio della ripresa, gli uomini di Tudor tengono palla, ma quasi mai danno davvero fastidio a Jean Butez. Nel secondo tempo cala David che a conti fatti non fa esultare i tifosi bianconeri ormai dalla prima giornata di Serie A, ma la storia non cambia quando viene arretrato sulla trequarti con l’ingresso di Dusan Vlahovic. Determinazione e voglia non mancano, ma il rientro dalla sosta dedicata alle nazionali ripresenta all’allenatore la stessa squadra che manca di idee efficaci da metà campo in su. Con un calendario che mercoledì porterà la Juventus in casa del Real Madrid, bastano il prodotto del vivaio blanco – Paz – e una difesa solida ma non galactica a ingabbiare i bianconeri nella loro mediocrità di risultati.

tutto intorno a paz—  

La squadra di Fabregas – squalificato – è stravolta dalle assenze. La partenza è però incendiaria come al solito grazie all’asse Paz-Kempf, che porta avanti il Como e mette alla prova la tempra della Juventus: i bianconeri vacillano senza cadere, ma già al quarto d’ora l’impressione è che tutto debba passare dal fenomeno argentino visto che le ali Mergim Vojvoda e Maxence Caqueret e il centravanti Alvaro Morata faticano a sfondare. Di conseguenza gli ospiti hanno margine per ripartire negli spazi e a fine primo tempo Guindos si trova con tre quarti di difesa ammonita. Per questo all’intervallo, mette Ramon in campo per Diego Carlos. Anche nella ripresa l’occasione arriva subito, con Caqueret che ribatte a lato dopo una respinta corta di Michele Di Gregorio su Vojvoda, ma poi il Como torna a soffrire e a metà tempo Guindos cerca la svolta con il doppio ingresso di Alex Valle in difesa e Anastasios Douvikas sull’out offensivo di sinistra. Le forze fresche aiutano, ma poi tutto – come detto – passa da Paz che al 79’ di sinistro sferra il colpo del ko bucando Di Gregorio sotto l’incrocio lontano su ripartenza. E se dietro la difesa regge e davanti il mago di Como ricorre ai suoi incantesimi, la formula di Fabregas vale sempre i tre punti, questa volta ancor più pesanti. Netto 2-0, pur con evidenti margini di miglioramento a livello collettivo: alzi la mano chi vede i limiti di questo Como.