Le partecipazioni complessive negli Etf spot sul Bitcoin hanno toccato i 33,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2025, più 57% rispetto al trimestre precedente. Per gli istituzionali le cripto stanno diventando asset strutturale
Continua a crescere l’interesse degli investitori istituzionali per il Bitcoin, che ha recentemente toccato un nuovo massimo storico a 126.186 dollari. Secondo l’ultimo report di CoinShares sui dati dei moduli 13-F depositati dagli istituzionali presso la Sec (la Consob americana), gli asset manager e investment advisor statunitensi hanno più che raddoppiato la loro esposizione agli Etf con sottostante bitcoin, raggiungendo l’equivalente di 167.274 Bitcoin, pari al 54% di tutte le posizioni professionali dichiarate. Le partecipazioni complessive negli Etf spot sul Bitcoin hanno toccato i 33,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2025, più 57% rispetto al trimestre precedente. Un ritmo di crescita superiore sia a quello del prezzo della crypto (+30%) sia dell’intero mercato Etf (+45%).
Chi si sta aprendo al nuovo mondo (e chi si sta ritirando)
«Stiamo osservando un’espansione costante e diversificata dell’interesse istituzionale – spiega Matthew Kimmel, digital asset analyst di CoinShares – La crescita dell’esposizione da parte dei consulenti finanziari e la presenza crescente di banche, endowment (fondi istituzionali, ndr) e broker confermano che il Bitcoin sta diventando una componente strutturale nei portafogli professionali». Tra i movimenti più significativi, Harvard ha annunciato per la prima volta un investimento in Bitcoin tramite l’Etf Ibit (iShares Bitcoin Trust) di BlackRock, con un’esposizione da 116 milioni di dollari. Anche Jp Morgan e Wells Fargo hanno rafforzato la loro presenza, mentre altri attori, come Goldman Sachs e Morgan Stanley, hanno ridotto le proprie posizioni. Secondo CoinShares, tre prodotti dominano il mercato istituzionale: Ibit di BlackRock, Fbtc (Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund) di Fidelity e Gbtc (Grayscale Bitcoin Trust ) di Grayscale, che insieme rappresentano oltre l’87% delle partecipazioni professionali.
Le tendenze
Kimmel sottolinea come la tendenza più interessante non sia quella visibile nei corporate treasury, che hanno superato 1 milione di Bitcoin in bilancio ad agosto 2025, bensì la crescita «silenziosa» dei consulenti: «l’integrazione degli Etf sui bitcoin nei canali di wealth management rappresenta la forma di adozione più resiliente e duratura – commenta –. Se i consulenti continueranno a dedicare una quota stabile dei portafogli dei clienti al Bitcoin, assisteremo a un passo decisivo nella sua maturazione come riserva di valore, con effetti simili a quelli che l’oro ha avuto come asset alternativo». Secondo il report, circa il 75% degli asset negli Etf sul bitcoin è in mano a investitori retail, ma la progressione degli istituzionali è chiara. «Gli effetti dell’approvazione degli Etf spot sono ancora in pieno sviluppo – conclude Kimmel –. La crescita delle partecipazioni professionali e l’ingresso di attori di lungo periodo indicano che la domanda istituzionale di bitcoin sta diventando strutturale, e continuerà a rafforzarsi nel tempo».
19 ottobre 2025 ( modifica il 19 ottobre 2025 | 16:19)
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