Il team di Maranello sistema la SF-25 e, nella seconda qualifica del fine settimana statunitense, trova un minimo di quadra nella messa a punto. Ritocchi che, assieme a una gestione delle gomme più centrata, hanno permesso alla SF-25 numero 16 di conquistare la seconda fila. Un terzo tempo soltanto sette millesimi più lento della McLaren di Norris. Alla fine del GP, Leclerc taglia il traguardo in terza posizione, mentre Hamilton conclude in quinta piazza.
Leclerc frega Norris al via
Le vetture stanno realizzando il giro di formazione, dove le Rosse sono impegnate nel warmup delle mescole. Come per la qualifica, l’approccio è piuttosto delicato, per non immettere troppa energia nel battistrada. La vettura numero 16 è provvista di un treno di Soft, per andare subito all’attacco cercando di sfruttare l’extra grip in partenza. La numero 44, invece, monta le Hard: Ferrari diversifica la strategia.
Charles parte forte e mette dietro Norris, missione compiuta per il momento. Buona anche la partenza di Lewis che, come il compagno, guadagna una posizione ai danni di Russell. Basta un giro per capire che Verstappen ha più ritmo, creando subito un secondo e mezzo di distacco. Dietro, l’inglese della Rossa cerca di restare incollato a Lando. Per il momento sono il secondo e il terzo settore quelli dove Charles sembra fare più fatica.
La MCL39 ha un ritmo superiore e si incolla agli scarichi del ferrarista, che si becca in un giro sette decimi dalla Red Bull di Max. Lando ci sta provando, ma per il momento il ferrarista chiude la porta molto bene. Hamilton cerca di approfittarne, ma non riesce ad avvicinarsi troppo al britannico della McLaren. Adami si complimenta con lui per la gestione gomme, perché Lewis sta seguendo alla lettera tutte le indicazioni programmate.
Charles sembra aver respinto il primo attacco, in quanto Lando prende un po’ di spazio dietro di lui. Sembra che la trazione della Rossa sia buona, idem la velocità di punta. Due caratteristiche importanti in questa pista. Bozzi, al giro sette, chiede di alzare il tyre saving alla 16, per allungare quanto più possibile la vita utile dello pneumatico. Poco dopo arriva la Virtual Safety Car della gara per un problema alla vettura di Sainz.
Il passo delle SF-25 è buono
Questa neutralizzazione della corsa è molto utile, perché permette alle Soft di Charles di respirare. Il muretto box del Cavallino Rampante suggerisce di restare in pista, bypassando l’ipotetica sosta: è ancora troppo presto per cambiare le coperture. Nel mentre, Adami suggerisce di essere più efficace in accelerazione nelle curve 19 e 20, andando prima sul gas. Tre passaggi più tardi si riparte.
Bozzi ricorda che per ora sono sul Plan B, riferendosi alla strategia da adottare. Giunti al giro 12, anche grazie al rallentamento, pare che le gomme del monegasco siano in buono stato. Anche Lewis è sul Plan B, anche se nel suo caso la tattica potrebbe chiamarsi uguale ma essere differente. Il britannico è molto presente in radio, chiedendo tante informazioni sulla guida per migliorare il passo, preservando gli pneumatici al meglio.
Attorno alla tornata numero 15 ecco che Norris si fa nuovamente minaccioso negli specchietti del ferrarista. Nel mentre, Verstappen porta a cinque secondi il vantaggio sul monegasco. Come in precedenza, sebbene la McLaren pare abbia un passo superiore, Lando non riesce ad avvicinarsi quanto vorrebbe per sferrare l’attacco, sebbene resti molto vicino all’auto italiana. Al giro successivo Norris si fa ingombrante.
Questa volta l’attacco è serio, ma ancora una volta Charles resiste. Fa specie vedere che Piastri, alle spalle di Hamilton, si trova a circa 4,5 secondi, con un ritmo non buono come quello del compagno. Due giri più tardi ancora Norris tenta l’attacco che Leclerc respinge magistralmente. Davvero una buona gestione con le Soft, con venti tornate sul groppone. Hamilton resta a circa un secondo e mezzo e si lamenta del sottosterzo.
Charles perde la posizione su Lando
Purtroppo, al passaggio 22, arriva il sorpasso di Norris. Le Pirelli cerchiate di rosso stanno iniziando a cedere e il monegasco è costretto a subire il sorpasso. Due giri più tardi pure Lewis ci prova, ma non ci riesce. Anche per questo, l’ex Alfa Romeo viene chiamato ai box. Sosta molto rapida, dove i meccanici montano un set di gomme Medium nuove di pacca. Il ferrarista rientra in nona piazza, alle spalle di Hulkenberg.
Arriva subito la domanda su come gestire l’attivazione: Leclerc avrebbe preferito spingere subito, ma il muretto gli consiglia una “slow introduction” per non stressare le coperture: Plan B. In questo momento Charles sembra un pelo nervoso: si apre in radio, chiede i tempi delle vetture con cui sta lottando. Informazioni che arrivano puntuali. Va detto che Norris, una volta in aria libera, non è più rapido del monegasco dopo la sosta.
Arrivati a metà gara, la numero 16 raggiunge la Sauber di Hulkenberg, che passa nel rettilineo del T2 senza problemi. Lewis non ha ancora cambiato gomme e paga un gap su Lando di 5 secondi. Non ha il suo passo, ma per lo meno tiene a bada Piastri, che resta alle sue spalle con un distacco di circa 4 secondi. Charles prosegue nella sua rimonta raggiungendo la Haas di Bearman.
Anche in questo caso il sorpasso è piuttosto semplice, sempre nel tratto ad alta velocità di percorrenza del T2. Prossimo cliente: la Red Bull di Tsunoda. In questo caso il sorpasso è un pelo più difficile, in quanto il giapponese si difende. Tuttavia, in accelerazione dopo curva 12, la SF-25 ha più trazione e mette dietro la RB21. Ora ci sono sette secondi da chiudere sulla McLaren di Russell. Nel frattempo, ecco il lift and coast per Lewis.
Ferrari si gioca il secondo posto con Norris
Il recupero di Charles è molto buono. Trovandosi in aria libera, Bozzi sottolinea l’importanza di questo momento, dove il monegasco deve mantenere un certo lap time. Nel frattempo, le gomme di Hamilton cedono e viene richiamato ai box. Parliamo del giro 31, dove l’inglese passa alle coperture Soft con un ritocco al carico sull’avantreno. Anche nel suo caso l’introduzione dev’essere cauta.
Una sosta utile anche per rispondere al tentativo di undercut della McLaren di Piastri, che di fatto non va a buon fine: Lewis è in sesta piazza, dietro a Hulkenberg, che però non ha ancora cambiato le mescole. Il passaggio successivo tocca a Norris: pure il britannico passa alle Soft, posizionandosi dietro a Leclerc di circa tre secondi e mezzo. Il monegasco è nuovamente secondo.
A questo punto la numero 16 deve tagliare il traguardo con le Pirelli a banda gialla. Questo significa che accumulerà un totale di 35 passaggi. Serve pertanto un’accurata gestione. Lando, al contrario, ha spinto molto dopo la sosta, raggiungendo il monegasco in tre passaggi. Bozzi chiede, in caso di Safety Car, quali gomme vorrebbe: Medium o Soft. Leclerc sceglierebbe le gomme rosse, a quanto pare.
Ferrari ci crede con Leclerc
a gara si trova in una fase di stallo, in attesa di rompere gli indugi. Hamilton sta mostrando un buon passo, tanto che aumenta a sei secondi il suo vantaggio su Piastri. Tuttavia, il passo di Lando è decisamente migliore e la sfida con Charles entra nuovamente nel vivo alla tornata numero 39, con l’inglese ancora negli scarichi della numero 16. Bozzi suggerisce di non fare troppa resistenza sul britannico.
Il discorso è il seguente: il muretto pensa che Norris ne abbia molto di più e perdere tempo in una difesa ad oltranza potrebbe rallentare ulteriormente il passo del monegasco, facendo perdere “race time” utile. Lewis, come detto, ha un buon passo, ma non riesce ad avvicinarsi alla coppia davanti a lui, pagando un gap di circa 9 secondi rispetto al compagno di squadra. Poco dopo Bozzi suggerisce una trazione più docile nelle curve 14 e 15.
Lando ci prova per 3 giri ma poi è costretto a rallentare per raffreddare le gomme in overheating. Charles lo capisce e chiede conferma al muretto, che sostiene la sua teoria. Quattro giri più tardi, il distacco tra i due è pari a 2,5 secondi. Leclerc sta dando davvero tutto, perché, quando mancano poco più di dieci tornate al termine della gara, l’obiettivo è quello di tagliare il traguardo in seconda piazza.
Leclerc resiste, ma Norris passa
Il sette volte campione del mondo è un po’ nella terra di nessuno: non ha il passo per avvicinarsi al duo davanti a sé, ma comunque è più rapido di Piastri. Il monegasco, invece, tra poco dovrà vedersela ancora con Norris che, come suggerito in radio, dopo aver risparmiato le coperture, sta per tornare all’attacco. Si prospetta una bella sfida tra i due per il secondo gradino del podio al Gran Premio degli Stati Uniti.
La battaglia entra nel vivo quando mancano cinque giri: Norris attacca come un forsennato e alla fine passa la numero 16. Charles cerca di controbattere: Bozzi lo motiva in tutti i modi, ricordando che l’inglese ha già tre track limits. Tuttavia, il passo della MCL39 è superiore e il monegasco nulla può. Un peccato, perché la gara di Leclerc, costruita con le Soft in potenza, è stata davvero super.
Al di là del risultato, va speso un plauso vero alla Ferrari, che ha saputo raddrizzare un fine settimana iniziato molto male. Ottimo lavoro per sistemare la SF-25, fornendo molta più competitività alle due Rosse. Hamilton batte la McLaren del leader del mondiale piloti, mentre Charles sale sul podio lottando tutta la gara con Norris. Un passo avanti importante nel fine settimana, dopo risultati deludenti negli scorsi Gran Premi.
GP Austin, griglia d’arrivo:
- Max Verstappen (Red Bull)
- Lando Norris (McLaren)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Oscar Piastri (McLaren)
- George Russell (Mercedes)
- Yuki Tsunoda (Red Bull)
- Nico Hulkemberg (Sauber)
- Oliver Bearman (Hass)
- Fernando Alonso (Aston Martin)