La Dinamo c’è, i risultati no. Sconfitta messa in conto contro l’Olimpia, meno però il modo in cui è maturata. Ancora una volta i biancoblu falliscono nei momenti spartiacque e vengono puniti dal maggiore cinismo degli avversari. Ieri al PalaSerradimigni, per il 3° turno di LBA, a un 1 minuto e 20 dalla sirena Guduric con il sorpasso ed Ellis in lay-up e ancora Guduric mettono a segno tre canestri da ko mentre i sassaresi pasticciano sul pitturato. È emersa al dunque la superiore qualità del roster meneghino, che veniva da tre impegni in settimana e dalla vittoria di giovedì in Euroleague contro lo Zalgiris.

Biancorossi in riserva e con metà formazione in infermeria, tra cui pezzi da 90 quali Nebo, Shields e LeDay. Come spesso accade dall’inizio delle partite ufficiali gli uomini di coach Messina vengono bucati con relativa facilità nella prima frazione. Concedono 42 punti prima dell’intervallo messi alle corde da un Banco impietoso dall’arco (9/15) e coriaceo in backdoor coi propri lunghi. Beliauskas cecchino con 4/4 nei primi due quarti dai 6,75 seguito anche da Buie, Marshall e Johnson, che gioca a mezzo servizio dopo l’infortunio. Le percentuali dall’arco non vengono ripetute negli ultimi 20 minuti e, soprattutto, viene a mancare l’apporto del centro McGlynn che si condanna con due falli in rapida successione, raggiungendo quota 4.

Peggiora in maniera sensibile la quota dei tiri dal campo (10/32) e diventano un fattore negativo l’emorragia di palle perse (16). Le risposte non possono arrivare dalla panchina, perché Mezzanotte, presente ma dalle condizioni precarie, non viene impiegato, Ceron è out, e Bulleri non si sente di puntare sulle riserve come Seck e Casu. Super minutaggio allora per Thomas (34 min) e Buie (31) che, alla fine, perdono lucidità. Emblematici alcuni canestri falliti a cm zero dalla retina e inchiodate sputate dal ferro nel caso del lungo americano. Marshall fa 0/4 dalla linea della carità, si accumulano rimesse sbagliate, in particolare da Buie. Vincini gioca con acume ma davanti ha colossi come Booker, 19 punti e il più in palla dei suoi.

Le rotazioni corte del Banco alla fine fanno la differenza e arriva la quarta caduta su altrettanti match tra Italia ed Europa. Se è da applausi l’approccio dei sardi, preoccupa lo svaporamento nei finali, frutto sembrerebbe più che altro di stanchezza. Ma non c’è tempo per recuperare perché mercoledì arriva il Valcea 1924 per la Fiba Europe Cup e, domenica alle 19, i sassaresi affronteranno l’altra corazzata del campionato, la Virtus vincitrice dell’ultimo titolo e anche lei impegnata sul fronte della Turkish Euroleague. Non l’avversario migliore per ritrovare la vittoria e fare un break sulla sequenza negativa di risultati.

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