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Daniele Sparisci
L’olandese della Red Bull dopo il Gp di casa era a 104 punti di distanza dall’australiano, ora il gap si è ridotto a 40 con 5 gare (e due Sprint) rimaste. Tracciati in cui può succedere di tutto
Il ghigno sull’ombra blu. Sempre più grande, sempre più minacciosa, scuote un campionato che sembrava già archiviato. Ride di gusto Verstappen, si danno pacche sulla spalla in Red Bull; probabilmente lo farà anche il meccanico che sulla griglia di partenza di Austin avrebbe tentato di rimuovere una striscia adesiva utilizzata da Norris per posizionare la macchina, un’intrusione che è costata una multa da 50 mila euro. Spiccioli per chi sogna la rimonta del secolo. I punti ancora in palio sono 141 nelle 5 gare (e due Sprint) che restano. SuperMax era in ritardo di 104 punti su Piastri dopo il Gp di casa, in Olanda. «Se qualcuno allora mi avesse parlato di possibilità di titolo», ha raccontato in Texas, «gli avrei risposto che era un idiota». Ora è il primo a crederci, dopo aver recuperato 60 punti sull’australiano ed essersi portato a -26 da Norris: «Abbiamo una chance, giochiamocela: dovremo essere sempre perfetti come lo siamo stati negli Stati Uniti. Prevedo un finale divertente».
Giochi psicologici e il fattore esperienza
Annusa la paura dei rivali, insinua insicurezze: è sempre stato anche un maestro dei giochi psicologici. Il suo primo Mondiale lo ha conquistato nel 2021 battendo Hamilton in un finale incandescente e indimenticabile. Ma se lì era stato un testa a testa, qui siamo alla volata di gruppo. L’olandese ha il passo di Pogacar, mentre la coppia McLaren arranca: zero vittorie nelle ultime quattro gare; non era mai successo in questa stagione che i papaya restassero a digiuno così a lungo. Dall’altra parte: tre successi e un secondo posto per Verstappen, più la Sprint di Austin. Altri numeri: 68 i trionfi assoluti dell’orange, 65 le gare a cui Piastri ha preso parte nella sua breve carriera in F1. Una disparità di esperienza che sta emergendo nel momento in cui Oscar non ha più la monoposto di riferimento.
La serenità dopo la rivoluzione al vertice
Da Monza, infatti, gli equilibri sono cambiati: la Red Bull si è stretta attorno a Max dopo la cacciata di Christian Horner; il nuovo team principal Laurent Mekies ha rimesso ordine e dato motivazione; il direttore tecnico Pierre Waché ha progettato aggiornamenti efficaci, consapevole di essere a rischio in caso di fallimento. Nuova ala anteriore, revisione della zona del fondo e altri aggiustamenti aerodinamici hanno dato un maggior bilanciamento ed è stata ritrovata la correlazione fra i dati della fabbrica e quelli della pista. Ma soprattutto sono tornati l’entusiasmo e la voglia di riscatto. Mekies – che in Ferrari non era stato considerato all’altezza di un ruolo da numero uno dopo l’uscita di Binotto – ha riportato unità e ambizione.
Difendersi e basta può essere pericoloso
È il vecchio spirito Red Bull: la vittoria della Sprint race al sabato, internamente, veniva considerata insufficiente se non seguita dalla portata principale. Una spinta reciproca verso il limite, territorio nel quale Verstappen sa correre come nessun altro. «Guardare Max — ammette Mekies — è come guardare la storia che viene scritta. Mi sorprende a ogni sessione, sente e vede cose di cui a volte non ci accorgiamo nemmeno noi». Messico, Brasile, Las Vegas, Qatar, Abu Dhabi: tracciati aperti a qualsiasi pronostico. Una cosa è certa: alla McLaren serve il contributo di entrambi i piloti; difendersi a oltranza può rivelarsi una tattica pericolosa contro il quattro volte campione del mondo. A Woking hanno interrotto da tempo gli aggiornamenti per concentrarsi sul 2026. Il margine resta ampio («Siamo padroni del nostro destino, sarà una lotta a tre fino alla fine», spiega Andrea Stella), ma la situazione non consente di scegliere su chi puntare fra Piastri e Norris, ora che Lando è in ascesa rispetto al compagno.
Dietro ai duellanti, una Ferrari incoraggiante: chissà che non diventi l’arbitro del Mondiale. Vasseur promette: «Tre squadre in dieci punti, lotteremo fino all’ultima curva». Per il secondo posto nei costruttori, non per la storia.
20 ottobre 2025 ( modifica il 20 ottobre 2025 | 17:14)
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