Portano entrambe il nome di Cuneo nei palazzetti più importanti d’Italia, hanno condiviso un tratto di strada nella polisportiva Sport in Cuneo e sono coinquiline, ma finora Cuneo Volley e Cuneo Granda Volley hanno giocato ciascuna la propria partita. La prima alle prese con un lungo viaggio dell’eroe che la scorsa primavera ha riportato la pallavolo maschile cuneese dove dev’essere, nella massima serie; la seconda a difendere, tra alti e bassi, quella A1 dov’è dal 2018. Da qualche mese, con la promozione della Ma Acqua S. Bernardo Cuneo in SuperLega, hanno messo Cuneo allo stesso livello di Milano, Perugia e Macerata, che hanno squadre nel massimo campionato maschile e femminile.

I presidenti di Cuneo Granda Volley femminile Patrizio Bianco ed Emilio Manini (DANILO NINOTTO)

 

Le parole della lettera del presidente di Cuneo Volley, Gabriele Costamagna, lette nella presentazione della Ma Acqua S.Bernardo Cuneo e di tutto l’universo biancoblù al palazzetto l’11 ottobre e, una settimana fa, la sua richiesta, su queste pagine, di istituire un tavolo di lavoro in cui siedano le due società di volley e i principali stakeholder del territorio, se non hanno sortito l’effetto sperato sotto il profilo delle reazioni, hanno avviato un confronto tra le due metà del cielo pallavolistico cuneese che ha portato a una nuova convergenza.

Collaborazione per costruire il futuro

«Cuneo Granda Volley e Cuneo Volley oggi aprono ufficialmente alla possibilità di collaborare per costruire un futuro più solido e coordinato per lo sport di alto livello nel territorio – si legge nel comunicato stampa congiunto -. Si tratta di una svolta significativa, perché per anni il mondo politico e istituzionale ha chiesto alle realtà sportive cittadine di trovare punti di contatto e sinergie. Oggi questo passo è stato compiuto, con la volontà comune di avviare un percorso di confronto aperto e costruttivo con le istituzioni e con il territorio». Come aveva già lasciato intendere Costamagna, in ballo c’è il futuro stesso della pallavolo a Cuneo: «Abbiamo deciso di aprire un dialogo vero, superando le divisioni e mettendo al centro ciò che ci unisce: la passione per lo sport, l’impegno verso i giovani e l’amore per questa città – hanno detto Costamagna e i co-presidenti di Cuneo Granda Volley, Emilio Manini e Patrizio Bianco –. È un segnale concreto, non simbolico. Ora vogliamo capire insieme se esistono le condizioni per proseguire questo percorso e dare continuità allo sport di alto livello a Cuneo».

Un tavolo per creare il sistema sport

Un’alleanza che riscrive le regole del gioco e alza la palla a chi finora ha usato la divisione del fronte pallavolistico cuneese come scusa per trovare sempre una questione più urgente di cui occuparsi. Ora la pallavolo di alto livello del capoluogo, messa di fronte a un bivio in cui una delle strade porta al capolinea, ha accantonato i particolarismi e si propone come un interlocutore unico. Certo, Cuneo Volley e Cuneo Granda Volley restano due club distinti, ciascuno con la propria identità, anche se è inevitabile guardare con interesse ai casi di Milano e Trento, dove c’è un’unica società, ma è evidente l’inizio di una nuova era della pallavolo a Cuneo, dettata dalla volontà di innescare una riflessione e una programmazione sistemiche che finora sono mancate.

L’appello a istituzioni e forze economiche

Ora chi è chiamato a quel tavolo evocato da Costamagna, Manini e Bianco – Comune di Cuneo, Fondazioni, enti territoriali e rappresentanti del mondo economico – non può più nascondersi. Il primo sport cittadino, che ogni domenica muove migliaia di appassionati, e ogni giorno in palestra attraverso il settore giovanile forma gli adulti di domani, ha chiamato: se la risposta sarà solo una doppia spunta blu, quell’appello diventerà un sos.