All’ospedale Sant’Anna di Como, nel reparto di geriatria, è stato introdotto un nuovo percorso di musicoterapia dedicato ai pazienti affetti da demenza e disturbi dell’umore. Il progetto, attivo due volte alla settimana e condotto dal musicoterapista Daniele Molteni, nasce grazie alla collaborazione con l’associazione Il Mantello Odv, che già sostiene attività analoghe all’Hospice di Mariano Comense e all’Ospedale di Comunità di Cantù.

Secondo il professor Andrea Maria Maresca, primario della Geriatria e direttore del Dipartimento di Area Medica di Asst Lariana, la musicoterapia rappresenta “un intervento terapeutico complementare che concorre a realizzare l’obiettivo di un ospedale più gentile e attento, amico della demenza”.

Un progetto per rendere l’ospedale più umano

La presidente de Il Mantello, Enrica Colombo, sottolinea come la musica possa migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie: “È uno strumento che favorisce relazioni più complete e condizioni di cura più confortevoli. Dal 2018 sosteniamo la musicoterapia in Hospice a Mariano Comense e, da marzo 2025, anche all’Ospedale di Comunità di Cantù. Portarla ora al Sant’Anna è per noi un risultato importante per la comunità”.

Le sedute prevedono ascolto attivo, rievocazione di brani noti e l’utilizzo di semplici strumenti musicali. L’obiettivo è stimolare la memoria e l’attenzione, favorire la comunicazione non verbale e creare un ambiente di cura più sereno, anche per i familiari coinvolti.

Il modello “Dementia Friendly Hospital”

L’iniziativa rientra nel modello di ospedale a misura di persona con demenza, che promuove percorsi inclusivi e ambienti più accoglienti. Questo approccio consente di ridurre i disturbi comportamentali, migliorare il benessere del paziente e abbreviare i tempi di ricovero, con benefici anche per il personale sanitario.

Fondata nel 1994, Il Mantello Odv diffonde la cultura delle cure palliative in collaborazione con Asst Lariana, Ats Insubria e altre realtà del territorio. L’associazione assicura assistenza ai pazienti terminali e alle loro famiglie, mantenendo rapporti con FCP e SICP, principali organizzazioni nazionali di settore. Nel 2020 ha ricevuto il premio Rosa Camuna di Regione Lombardia e, negli ultimi anni, ha ampliato le proprie attività anche ai pazienti anziani e fragili.