Un archivio sonoro ma su carta e unico che racconta vent’anni di notti italiane attraverso le selezioni di Albertino, Baldelli, Coccoluto e tanti altri
Dopo aver scritto sempre con Cristiano Colaizzi e con l’aiuto dj Claudio Fucci di VoloLibero, il dj e scrittore Corrado Rizza torna nelle librerie con un’opera che ogni amante della club culture dovrebbe possedere. Si tratta di ‘Disco Playlist Italia 1975-1995, non solo un libro ma un vero e proprio archivio sonoro che documenta la trasformazione delle discoteche italiane da luoghi ibridi a templi della dance.
Un’impresa titanica che ha richiesto il coinvolgimento di oltre 170 dj per ricostruire un patrimonio musicale che rischiava di andare perduto. Il volume, in libreria dal 25 ottobre, raccoglie 246 playlist per quasi 4500 brani, frutto del lavoro di 196 dj distribuiti in 180 discoteche di tutte le regioni d’Italia. Ogni playlist è accompagnata da un QR code che permette l’ascolto diretto su Spotify, trasformando la lettura in un’esperienza multimediale unica.
“Dopo aver scritto sempre con Cristiano Colaizzi e con l’aiuto geniale del grande Claudio Fucci della sua VoloLibero, perché comunque quando fai queste cose devi avere anche la fortuna di avere un partner in crime, come si dice”, spiega Rizza. “In questo caso è stato proprio lui a stuzzicare la nostra ricerca, perché dopo aver fatto quello su Roma, ‘Roma Disco Playlist’, ha detto: ‘adesso bisogna fare quello sull’Italia’. In un primo momento ci siamo forse spaventati perché è stata un’impresa, devo dire, titanica mettere insieme un po’ tutte queste playlist di cui peraltro di molte non avevamo le cassette come era successo nel caso precedente. Quindi abbiamo dovuto interpellare oltre 170-180 dj, non ricordo esattamente”.
Corrado Rizza, selfie a New York
Rizza ammette tuttavia che c’è stata una grande disponibilità e una voglia di raccontare e di ricostruire da parte di tutti i dj. “E quando dico dj dico veramente i più bravi, non per fare una classifica, ma quelli che veramente hanno scritto la storia dei locali italiani. Quando nei locali il dj era residente, quindi dava veramente un’impronta che, come in questo caso, grazie anche a questo libro rimane un’impronta indelebile”.
Per un dj contemporaneo, significa poter accedere alle selezioni originali di leggende come Albertino, Fargetta, Daniele Baldelli, Claudio Coccoluto, Molella e decine di altri maestri della consolle. Il libro documenta il periodo cruciale tra il 1975 e il 1995, quando generi come la disco music, l’house e la techno hanno rivoluzionato la vita notturna italiana, influenzando moda e costume. Per chi oggi si avvicina al djing, comprendere questo passaggio storico significa capire le radici dell’arte del mixing e del clubbing moderno.
Gli autori hanno saputo coinvolgere non solo dj, ma anche figure trasversali del mondo dello spettacolo che hanno contribuito a quella rivoluzione culturale: da Cecchetto a Fiorello, da Roberto D’Agostino a Jovanotti, da Linus a Joe T. Vannelli. Ogni contributo aggiunge un tassello alla ricostruzione di un’epoca in cui il resident dj era il vero curatore dell’identità sonora di un locale.
Colaizzi e Rizza dimostrano ancora una volta di essere degli autentici archivisti della cultura clubbing italiana. Il primo, attivo dal 1995 come direttore artistico dell’A.I.D. e responsabile del leggendario shop DJ Service di Roma, ha dedicato anni alla catalogazione delle cassette mixate dei locali. Il secondo, dj dai primi anni ’80, ha suonato dai locali storici della capitale come l’Histeria e il Gilda fino ai club internazionali come il Delano e Faena di Miami Beach e il Lavo di New York.
Le presentazioni ufficiali sono fissate per il 10 novembre a Roma e l’11 novembre a Milano, occasioni imperdibili per incontrare gli autori e molti dei protagonisti di quella straordinaria stagione della club culture italiana.
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21.10.2025