Il provvedimento è stato richiesto dalla Direzione nazionale antimafia. Prevede la nomina di un amministratore giudiziario: “Va bonificata la società”
21 ottobre 2025 (modifica alle 13:57) – MILANO
Una notizia di un certo peso scuote il mondo della Serie B: a causa di presunte infiltrazioni mafiose, è stata infatti disposta l’amministrazione controllata per la società sportiva Juve Stabia (al momento sesta in campionato). Il provvedimento, susseguente a un equivalente di sequestro per “violazione del Codice antimafia”, è stato richiesto dalla Direzione nazionale antimafia ed è stato eseguito dagli agenti di polizia della Questura di Napoli.
conferenza—
“Un quadro generale preoccupante, un caso scuola”, le parole del procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, che ha parlato di “subordinazione” alla camorra, in particolare ai clan D’Alessandro e Imparato, da parte della Juve Stabia. “Si tratta – ha detto Melillo – del terzo caso in Italia: prima della Juve Stabia ci sono stati analoghi provvedimenti per il Foggia e il Crotone”. “Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, le gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra”, ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, nel corso della conferenza stampa indetta dopo la disposizione dell’amministrazione controllata. “La Juve Stabia è una società che milita in serie B – ha aggiunto il procuratore Gratteri – e questo fa scalpore”. La squadra allenata da Ignazio Abate, dopo 8 giornate di campionato e con 3 vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta, è sesta in classifica a quota 13 punti, in piena zona playoff promozione, a 5 punti dalla capolista Modena e a -3 dal Palermo secondo.
le parole—
Sarà un provvedimento articolato “che segnerà uno spartiacque della gestione di questa società”, le parole del prefetto di Napoli Michele Di Bari sempre in conferenza. “I magistrati – ha aggiunto il prefetto – hanno individuato una serie di defaillance e adesso bisogna accompagnare questa società in un percorso di legalità”. In prefettura, ha detto ancora Di Bari, “è già al lavoro un gruppo interforze per eventuali provvedimenti”. L’obiettivo, ha voluto sottolineare Di Bari, “è bonificare la società”. Di Bari non esclude che si possa chiedere alla Federcalcio il rinvio di alcune gare per avere la possibilità di riorganizzare i servizi risultati contaminati dalla camorra.
“cantera”—
Finanche la cosiddetta “cantera”, cioé il settore giovanile è risultata gestita da personale riconducibile alla camorra: a renderlo noto è stato invece il questore di Napoli Maurizio Agricola. “Si tratta di un settore – ha spiegato Agricola – che veniva utilizzato per acquisire consenso tra i minori per formarli a elementi di disvalore”. Come spiegato da Agricola, tutto è partito il 9 febbraio 2025 quando, durante un controllo, è stato scoperto che una persona ritenuta legata al gruppo malavitoso degli Imparato, si occupava del servizio di sicurezza durante le manifestazioni sportive. “Nella passata stagione agonistica – ha sottolineato il questore di Napoli – sono stati emessi 38 daspo di cui due fuori contesto e ben 22 riguardavano i clan D’Alessandro e il gruppo Imparato”. Dagli accertamenti è poi emerso che c’erano parecchi settori della Juve Stabia “gravemente inquinati, come appunti la security e il ticketing. C’era anche chi alterava i dati dei soggetti sottoposti a Daspo per consentire loro di entrare nello stadio. Poi c’era anche una opaca gestione dei biglietti omaggio con i quali si consentiva una folta infiltrazione allo stadio di soggetti legati alla camorra”.
La Gazzetta dello Sport
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