di
Stefano Montefiori

La cantante è sotto inchiesta per «corruzione di testimone e associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di truffe giudiziarie»​

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Carla Bruni-Sarkozy è uscita di casa mano nella mano del marito, nel giorno più difficile. Ha ringraziato la folla a mani giunte, ha aspettato che l’ex presidente abbracciasse i figli Jean e Louis (avuti dalla seconda moglie Cécilia Attias) e la loro figlia Giulia, poi ha accompagnato l’ex presidente verso l’auto che lo avrebbe portato nel carcere della Santé.

In questi mesi la modella e cantante è sempre stata al fianco del marito: durante le udienze in tribunale, all’uscita dell’aula nel giorno della condanna, e poi nei giorni precedenti l’incarcerazione, con una serie di post su Instagram. Domenica scorsa Carla Bruni ha pubblicato un video con le immagini della famiglia e una canzone registrata nel 2020, Les Séparés, i separati: «Come faranno i separati quando i loro giorni saranno contati? Come riusciranno ad addormentarsi senza che i loro sospiri si mescolino? Come faranno i separati contro il morso dell’assenza? Contro la noia e il silenzio che li lacera come carta?».



















































L’ultimo weekend di libertà è stato trascorso in famiglia per il compleanno della figlia Giulia, che domenica ha compiuto 14 anni ed è stata festeggiata con un pranzo all’hotel Four Seasons Georges V. Carla Bruni ha pubblicato un nuovo post su Instagram facendo gli auguri alla figlia ed evocando il momento difficile attraversato dal padre Nicolas e quindi da lei: «Buon compleanno alla ragazza più meravigliosa che ci sia, quest’anno non è un compleanno facile ma tu sei così forte e coraggiosa… Grazie di esistere, Giulia mia, è una gioia essere tua madre».

Carla Bruni-Sarkozy è stata talmente accanto al marito nei momenti difficili fino a rimanere coinvolta nell’«operazione Salvare Sarko», come l’hanno chiamata i media francesi. L’ex modella poi cantante è sotto inchiesta dal 9 luglio 2024 per «corruzione di testimone e associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di truffe giudiziarie», ed è posta sotto controllo giudiziario, cioè le è vietato entrare in contatto con le altre nove persone coinvolte nell’indagine (tranne il marito Sarkozy).

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È sospettata di avere usato un telefonino segreto per aiutare Mimi Marchand, regina della stampa popolare francese peraltro amica di Emmanuel Macron e della moglie Brigitte, a organizzare la ritrattazione improvvisa e spettacolare in diretta tv di Ziad Takieddine, l’uomo d’affari franco-libanese cha ha sostenuto per anni di avere dato a Sarkozy cinque milioni di euro in contanti di Gheddafi, e che l’11 novembre 2020 disse, di colpo, che non era vero niente. Takieddine è morto il 23 settembre scorso, a 75 anni, a Beirut. L’«operazione Salvare Sarko» per evitare il carcere all’ex presidente non è riuscita.

21 ottobre 2025 ( modifica il 21 ottobre 2025 | 16:27)