Sabrina Ginocchio, genovese di nascita ma veronese di adozione, è una scrittrice molto prolifica con all’attivo diversi libri che spaziano dall’adolescenza alla narrativa contemporanea, offrendo ai propri lettori storie intense condite da trame intriganti e un innegabile talento. ”MISTERO ALLE SALINE” è il suo ultimo successo editoriale, un testo che attrae fin dalle prime pagine per quanto si presenti curato nei minimi dettagli, grazie alla professionalità editoriale della modenese Tomolo Edizioni, oltre che impreziosito dalle illustrazioni a firma di Silvia Dotti. Protagonista della storia è Leonardo, alunno che ha terminato la quinta elementare ed è in procinto di iniziare le vacanze estive che, malgrado il suo rifiuto, i genitori lo condurranno dalla nonna nell’entroterra delle colline genovesi, lontano dal mare. Sembra tutto già definito quando al di fuori da ogni previsione, Leonardo si troverà tra le Saline di Trapani agli inizi del ‘900, portando il lettore ad affrontare un doppio viaggio nello spazio e nel tempo per cercare di fare ritorno al presente. Cos’altro possiamo aggiungere per presentare il suo nuovo libro? «La copertina del libro mostra vari elementi e tra questi sono certa che è ben visibile un gabbiano. Non è stata una scelta casuale la mia, volevo per Leonardo un compagno di viaggio speciale. Per i marinai il gabbiano è un simbolo di protezione e guida, considerato custode del mare e di coloro che vi sono morti; inoltre, per i marinai rappresenta una sorta di totem e il loro incontro segnala la terra, quindi la casa, la meta, l’approdo sicuro.» Cosa l’ha ispirata una storia che parla delle saline trapanesi? «Questo racconto di fantasia nasce da una gita che feci presso le saline di Trapani. Ne rimasi affascinata per la loro storia e nella mia testa si fissò un personaggio ”l’aqualoru”: il ragazzo che un tempo era addetto a dissetare i vari operai. Dietro al pacchetto di sale che troviamo tra gli scaffali dei vari negozi c’è una filiera lavorativa intensa, e ho voluto omaggiare gli operai della salina con questo racconto di fantasia.» Dopo l’esperienza nella narrativa con ”Segni oltre la finestra” (Bonaccorso Editore) torna al suo primordiale amore: le storie fantastiche. «Lo dice anche un detto popolare ”il primo amore non si scorda mai”, che vale anche per le passioni, come la mia, quando ho mosso i primi segni tra le pagine con le fiabe e le favole. Ho sentito il richiamo dei vari personaggi fantastici e, lo ammetto, mi sono divertita molto nella stesura di questo nuovo testo.» Le illustrazioni sono a cura di Silvia Dotti: ce la presenta brevemente? «Silvia è cresciuta in mezzo all’arte perché i suoi genitori lavorano presso un’importante fabbrica produttrice di colori per belle arti. Dal 2019 collabora con la casa editrice Tomolo-EdiGio’ Edizioni, in qualità di autrice, illustratrice e responsabile della collana Le Tomoleggende, e dal 2021, per la casa editrice Herzverlag, realizza le copertine della collana dedicata alle fiabe.»

CONSIGLI DI LETTURA.

Partiamo da un libro, che sa di saggio, pubblicato nel 2017 ed oggi riproposto, riveduto e ampliato, dal titolo ”CON PAROLE PRECISE-Manuale di autodifesa civile”, a firma dell’ex magistrato e politico Gianrico Carofiglio che ci guida tra i meandri della comunicazione politica e civile, facendoci riflettere e mettendoci in guardia nei confronti degli slogan, le promesse e le metafore che possano trasformarsi in veri e propri strumenti di manipolazione. Un accenno merita sicuramente Ken Follet in libreria con IL CERCHIO DEI GIORNI che ci conduce nella Grande Pianura per raccontare del giovane Seft innamorato di Neen, e ammiratore di sua sorella Joia, ragazza carismatica che ha il sogno di realizzare un monumento miracoloso. Chiudiamo con Aldo Cazzullo e il suo FRANCESCO IL PRIMO ITALIANO, che in occasione degli 800 anni dalla morte del santo, ci porta a conoscere più a fondo l’uomo capace col suo esempio di ispirare e illuminare i tempi di crisi che stiamo vivendo.