Il campionato di F1 continua a correre a passi veloci verso il proprio epilogo. Se qualche settimana fa però, il risultato finale, sembrava decisamente scontato, ora le cose sono improvvisamente cambiate. La McLaren straripante di inizio stagione sembra un ricordo, basti pensare che l’ultimo successo per la scuderia britannica è datato 31 agosto a Zandvoort. A peggiorare le cose poi ci hanno pensato i diretti interessati, ovvero Piastri e Norris, che sabato scorso, durante la Sprint race si sono auto-eliminati a vicenda scontrandosi. Chi ne sta beneficiando di tutto questo è Max Verstappen, che grazie ad una Red Bull rivitalizzata, sembra essere tornato il cannibale che avevamo visto sino alla prima metà della passata stagione.

L’olandese ad Austin ha ottenuto il bottino pieno vincendo sia la Sprint che la gara, portandosi ora a soli 40 punti dal leader Piastri nella classifica iridata. Proprio per questo in casa Red Bull, l’arrivo del Gran Premio del Messico sembra cadere a fagiolo. Storicamente, infatti, questa pista ha sempre o quasi sorriso a Verstappen, che tra queste curve ha vinto già 5 volte. Max punta a mettersi dietro nuovamente le due McLaren per provare a rincorrere un sogno, magari aiutato da una Ferrari, che ad Austin, in gara, sembra aver ritrovato un po’ di smalto.

Speranza Ferrari

Proprio a Maranello si fregano le mani in vista del GP del Messico per provare a cogliere questa prima vittoria stagionale. Un anno fa, infatti, Carlos Sainz aveva trovato un importante successo sul tracciato Hermanos Rodríguez. Una vittoria che aveva rilanciato le speranze della Rossa di Maranello di vincere il mondiale costruttori, poi finito tra le mani della McLaren. Quest’anno la Ferrari, sulle piste dove nel 2024 aveva fatto bene, non è riuscita a replicare quei risultati. La crescita mostrata nel weekend di Austin però fa ben sperare per il Messico. Leclerc ha tenuto dietro per quasi tutta la gara Norris e il leader del mondiale Piastri non ha mai avuto il passo delle due monoposto di Maranello.

Naturalmente per Ferrari l’obiettivo realistico resta quantomeno quello di piazzare una delle due vetture sul podio. In particolare c’è attesa per Hamilton, che ad oggi, non ha ancora mai chiuso tra i primi 3 da quando veste la tuta rossa. Ad Austin ha eguagliato Pironi per le 19 gare dall’esordio senza podi e in Messico potrebbe addirittura superarlo, stabilendo così un nuovo primato negativo nella storia della Rossa. Sin qui il pilota britannico ha decisamente deluso le attese e ha bisogno di un colpo di coda per dimostrare a sé stesso e agli altri, che è ancora al top. Quest’anno, infatti, è stato sin qui surclassato dal più giovane compagno di team Leclerc, che ha portato a casa tutti e 6 i podi sin qui ottenuti dal Cavallino rampante.

Gli orari TV per seguire l’evento

Il GP del Messico sarà trasmesso in diretta su Sky Sport e Sky Sport F1 e in differita su TV8. Inoltre sarà possibile vederlo anche tramite Sky Go e Now. Di seguito gli orari delle trasmissioni di Sky Sport:

Venerdì 24 ottobre

  • Prove Libere 1: 20:30-21:30
  • Prove Libere 2: 00:00-01:00

Sabato 25 ottobre

  • Prove Libere 3: 19:30-20:30
  • Qualifiche: 23:00-00:00

Domenica 26 ottobre