A colpire sono sempre le prime pagine dei giornali. L’ultimo caso è stato quello della ventinovenne Pamela Genini, uccisa a Milano dall’ex fidanzato Gianluca Soncin. L’omicidio spesso, come racconta anche il cinema, è la tragica conclusione di un percorso pieno di indizi che si tendono a ignorare. E soprattutto a perdonare.
Questa sera alle 21.20 su Rai 3 in prima visione andrà in onda Il coraggio di Blanche, presentato al Festival di Cannes nel 2023. La regista è Valérie Donzelli, una delle migliori transalpine dietro la macchina da presa (nel 2026 arriverà in sala il bellissimo À pied d’œuvre visto quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia). Il coraggio di Blanche si sofferma sulla violenza di genere, sulle relazioni tossiche.
La protagonista affronta con serena rassegnazione la sua vita in solitaria. Ama la sua indipendenza, sospesa tra il lavoro e il rapporto con la famiglia. In particolare è molto legata alla sua gemella. Un giorno è proprio lei a trascinarla a una festa in spiaggia, dove scocca la scintilla. Lui è affascinante, innamorato, ma nasconde qualcosa di oscuro. È qui che Il coraggio di Blanche diventa un monito, sempre attuale. Donzelli mette in guardia: il controllo non è amore.
Lui le monitora il cellulare, la porta via dal suo ambiente, la vuole solo per sé. È geloso, le telefona senza requie, ha improvvisi scatti d’ira. Vive ogni elemento esterno come una minaccia per la loro relazione. E naturalmente questo è solo il punto di partenza, la situazione si inasprisce sempre più, sfociando nella paura, nel seguirsi, nell’ossessione. Il pericolo, come suggerisce la regista, è pensare che sia qualcosa che non ci riguarda, è voler giustificare a tutti i costi comportamenti che andrebbero condannati fin da subito.
Sono passati due anni dalla premiere a Cannes, e il film è purtroppo sempre più vero, radicato al nostro tempo. L’errore è chiudere gli occhi, il non volersi ascoltare. Qual è quindi il “coraggio” del titolo? Saper arginare i comportamenti sbagliati, saper rivendicare la propria libertà e soprattutto farsi rispettare. E, nel caso, troncare la relazione. Il coraggio di Blanche è tratto da L’amore e le foreste, libro pungente scritto da Éric Reinhardt, e poggia sul talento cristallino di Virginie Efira, che qui si rivolge direttamente al pubblico, perché il sentimento non può essere un veleno.