15 Paesi occidentali invitano a riconoscere la Palestina

La Francia e altri 14 Paesi, tra cui Canada e Australia, «invitano» le altre nazioni del mondo a esprimere la loro volontà di riconoscere lo Stato di Palestina. «A New York, insieme ad altri 14 paesi, la Francia lancia un appello collettivo: esprimiamo la nostra volontà di riconoscere lo Stato di Palestina e invitiamo coloro che non l’hanno ancora fatto a unirsi a noi», ha scritto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot su X, il giorno dopo il lancio di questo «appello di New York» a seguito di una conferenza ministeriale delle Nazioni Unite per una soluzione a due stati per il conflitto israelo-palestinese. Oltre alla Francia, due membri del G20, Canada e Australia, aderiscono all’appello. Gli altri paesi firmatari sono: Andorra, Finlandia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, San Marino, Slovenia e Spagna. Nove di questi Paesi, che non hanno ancora riconosciuto lo Stato palestinese, «esprimono la volontà o la considerazione positiva del loro paese» di farlo: Andorra, Australia, Canada, Finlandia, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Portogallo e San Marino. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato ieri che la Gran Bretagna riconoscerà la Palestina se Israele non adotterà determinate misure. Giovedì scorso, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre. Questo appello dei 15 paesi è stato reso pubblico al termine di una conferenza ministeriale tenuta a New York, su iniziativa di Francia e Arabia Saudita, che stanno cercando di mantenere viva la soluzione dei due stati al conflitto israelo-palestinese, una possibilità minata dalla guerra in corso a Gaza e dagli insediamenti in Cisgiordania. Durante questa conferenza, diversi paesi arabi, tra cui Arabia Saudita, Qatar ed Egitto, hanno chiesto ad Hamas di consegnare le sue armi all’Autorità Nazionale Palestinese