Una mattinata letteralmente folle e che avrebbe potuto finire nel peggiore dei modi quella vissuta oggi, martedì 21 ottobre, a Castello di Fiemme. Tutto è cominciato quanto i carabinieri di Cavalese, con i vigili del fuoco del paese e di Carano, sono intervenuti in un casolare di campagna dove era stato segnalato un principio d’incendio con la presenza di un uomo chiuso in casa, che verosimilmente lo aveva innescato con intenti suicidi, spiegano dall’Arma.

Pistola (carica) puntata addosso

Arrivati sul posto, i soccorritori hanno capito che la situazione era al limite: la porta era chiusa dall’interno e quindi i pompieri non hanno avuto altra scelta se non sfondarla. Una volta dentro, militari e vigili del fuoco sono arrivati nella camera da letto dell’uomo, un 88enne in una situazione di forte fragilità il quale, appena li ha visti, ha impugnato una pistola (poi risultata essere carica e con il colpo in canna, con la matricola abrasa) e gliel’ha puntata contro.

Tragedia sfiorata

Una situazione che, in qualche maniera, inevitabilmente riporta alla mente quanto tragicamente avvenuto nei giorni scorsi a Castel d’Azzano. Le cose, per fortuna, sono andate in maniera diametralmente opposta. L’anziano è stato bloccato e disarmato, poi portato fuori dal casolare, a quel punto saturo di fumo. Subito dopo è stato trasportato in ospedale, mentre i pompieri hanno domato le fiamme che hanno comunque provocato ingenti danni all’interno dell’abitazione e del garage. A proposito di garage: l’intervento di spegnimento è stato provvidenziale, considerando le bombole di gas presenti in esso.