Ci sono anche la battaglia contro il tumore al pancreas e il tentativo di suicidio in “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”, il libro di Fedez. Il rapper ha deciso di raccontare ogni aspetto della sua vita, non solo le amicizie difficili o il matrimonio con Chiara Ferragni. Federico Lucia affronta ogni aspetto, ogni angolo, ogni buio che lo ha avvolto. 







Il tumore al pancreas

«Perché proprio a me? È tutto ovattato, è tutto lentissimo, ma è anche velocissimo. Sei al tempo stesso scosso dall’adrenalina, ma anche anestetizzato. Tumore neuroendocrino del pancreas, per la precisione», Fedez racconta la malattia e come è riuscita ad affrontarla. «È una forma molto rara, la stessa di Steve Jobs, notizia non molto rassicurante quando anche uno degli uomini più ricchi del pianeta, che aveva accesso alle migliori cure del mondo, non è sopravvissuto.

Però essere riuscito a parlare subito con Gianluca Vialli mi ha aiutato. La sua serenità, la sua pacatezza, il suo essere sincero senza retorica mi hanno dato sollievo dopo quella notizia devastante».

Il tentato suicidio

La salute di Fedez ha vacillato negli anni. E non solo quella fisica. Nel libro il rapper racconta anche il tentato suicidio, quello di cui parla in Battiti, la canzano portata a Sanremo 2025, dopo il periodo più buio della sua vita: lo scandalo balocco e il divorzio da Chiara Ferragni. 




«Io ci sono arrivato dopo aver mollato gli psicofarmaci di botto come si butta via un pacchetto di sigarette vuoto. Uno dice: “Sono solo pillole”. Ma quelle bastarde erano diventate la mia pelle, la mia lingua, il mio pensiero. E appena le ho interrotte il cervello ha cominciato a urlare. Come quando ti disintossichi dall’eroina. Dieci giorni. Crampi. Le gambe come blocchi di carne molle…Il mio cervello gridava per avere la sua dose e non c’era nessuno a rispondere. Passavo le giornate sul divano. Mi sono ritrovato in ospedale: sai, quando tenti di suicidarti scattano tutti quei protocolli. I carabinieri ti piombano in casa. Grazie a un dottore amico, ho evitato che venisse fuori il vero motivo del mio ricovero».




Ultimo aggiornamento: martedì 21 ottobre 2025, 18:11





© RIPRODUZIONE RISERVATA