Il golf in Svizzera sta diventando un importante ecosistema economico, trainato da un modello di business sofisticato che coinvolge aziende e individui. La democratizzazione del golf rimane una sfida, ma vengono proposte soluzioni come la GolfCard Migros e l’Associazione ASGI per rendere il gioco più accessibile.

Mezzo miliardo di franchi all’anno: il golf in Svizzera non è più solo uno sport, ma un ecosistema economico in piena evoluzione. A trainarlo, un modello di business sempre più sofisticato che va dalle quote associative alla vendita di azioni, coinvolgendo a fondo le aziende attraverso le sponsorizzazioni. “Il golf è uno sport molto meno privilegiato rispetto a 40 anni or sono”, spiega all’agenzia Awp Lukas Eisner, presidente della federazione Swiss Golf, fondata nel 1902 e con sede a Losanna. “All’epoca in Svizzera c’erano 68 campi da golf: dopo l’ondata di costruzioni degli anni ’80, oggi ce ne sono 98. Da quando è scoppiata la pandemia, la domanda è in crescita”, sottolinea l’operatore, stimando in oltre 105’000 il numero di tesserati, di cui il 30% donne. Circa 450 insegnanti esercitano la professione all’interno della Confederazione, per un reddito complessivo di circa 40 milioni di franchi all’anno. “Da questo punto di vista, la Svizzera è molto attraente per inglesi, francesi e tedeschi”.

Le quote associative annuali variano notevolmente a seconda dei club, andando (per chi accetta di rivelarle) da 1000 a 7000 franchi, contro i 100’000 franchi spesso in uso negli Stati Uniti. I green fee, che oscillano tra gli 80 e i 150 franchi a percorso, sono in forte aumento. I contributi a fondo perduto, da 5000 a 100’000 franchi, “rischiano di diventare un problema in futuro, perché le persone non sono più disposte a versare tali somme”, spiega Eisner. Infine, la vendita di azioni rimane molto apprezzata. Per giocare non è però obbligatorio essere ricchi. “L’accesso a un percorso è accessibile e il noleggio dell’attrezzatura non è eccessivo”, concordano gli appassionati intervistati dall’Awp, con handicap (livello di gioco) diversi.

Malgrado ciò la democratizzazione di tale sport rimane una sfida. Di fronte alla barriera finanziaria e al cambiamento delle abitudini, si sono diffuse le offerte di Migros GolfCard e dell’Associazione dei golfisti indipendenti (ASGI) che, per circa 380 franchi all’anno, consentono di giocare in più club contemporaneamente. Ma il golf è tanto altro ancora, dal profilo economico. Si aggiunge infatti per esempio il commercio di attrezzature all’avanguardia, che da solo rappresenta circa 200 milioni di franchi. Inoltre le agenzie di viaggio stanno cavalcando l’onda della domanda di soggiorni dedicati alla pratica di questo sport.