Fiorello e Fabrizio Biggio sono tornati per la terza puntata de La Pennicanza e annunciano il grande successo ottenuto in nemmeno una settimana dalla messa in onda. “Ci hanno chiamato i vertici Rai”, perché la trasmissione del 21 ottobre ha ottenuto il massino degli ascolti. Un record cui si aggiunge una grande soddisfazione: Mina ha prestato la sua voce per il jingle.

La Pennicanza, è già record negli ascolti

Fiorello e Biggio hanno fatto centro un’altra volta. La nuova stagione de La Pennicanza è già un grande successo. D’altro canto, le avvisaglie c’erano tutte. Sono bastati i dieci minuti della prima puntata di lunedì 20 ottobre per creare un caso, complice l‘indisposizione di Fiorello.

Nella seconda c’è stata a sorpresa la telefonata (finta) di Carla Bruni mentre suo marito Nicolas Sarkozy entrava in carcere e non sono mancate le punzecchiature al personaggio televisivo del momento, Stefano De Martino.

Mina alla Pennicanza, Fiorello: “È tutto vero”

La sorpresa del 22 ottobre l’ha fatta Mina, ma quella vera. Infatti, nemmeno Fiorello si aspettava un tale omaggio, almeno così ha dichiarato durante la trasmissione. La grande cantante infatti ha deciso di prestare la sua voce per il jingle de La Pennicanza, che va in onda da lunedì al venerdì, su Rai Radio2 dalle 13.45 alle 14.30.

In effetti, lo showman non ha nascosto la sua incredulità e quasi perde la voce: “Sono emozionato nel mandare questo jingle”. E poi spiega: “Nel 2025 con l’intelligenza artificiale tutto può sembrare falso… ma questo è tutto vero!”. Gli ascoltatori hanno potuto quindi ascoltare il nuovo motivetto della trasmissione, impreziosito dalla voce inconfondibile di Mina.

Tra gli applausi del pubblico, Fiorello ha commentato con entusiasmo: “Mina, grazie di cuore!”. E ha aggiunto: “Un jingle di Mina vale più dei gioielli rubati al Louvre”. Non poteva mancare in chiusura la solita ironia dello showman: “Non tornare! Resta dove sei, che qui è una valle di lacrime!”.

Fiorello, stilettate politiche

Fiorello e Biggio commentano poi i fatti del giorno, focalizzandosi sulle proposte del Ministro Nordio. “Il ministro Nordio ha detto che per un arresto bisogna avvisare l’arrestato 48 ore prima. Un applauso! Noi che facciamo questo mestiere abbiamo bisogno di queste cose, non serve nemmeno scrivere battute. Però ha ragione, magari l’arrestato deve controllare i voli per Panama!”, scherza Fiorello. “E poi – continua – le perquisizioni a sorpresa vanno avvisate due ore prima. Insomma, come diceva Nanni Moretti… facciamoci del male!”.

E poi Fiorello ha parlato del furto del secolo dei gioielli di Napoleone al Louvre. “Macron aveva detto che il Louvre è il museo più sicuro al mondo. […] Adesso sui Compro Oro c’è scritto: ‘Si parla francese’”. E arriva pure la telefonata della Gioconda, testimone oculare dell’accaduto. “Son qua chiusa da trecent’anni, con le braccia conserte e la mantellina di Zara!”, scherza. Sui ladri commenta: “Ho pensato ‘mo mi rubano!’, invece niente, sono andati dritti sull’oro di Napoleone!”. E tra le risate aggiunge: “Macron viene ogni pomeriggio a guardarmi… gli piacciono le donne attempate! Il segreto del mio sorriso? L’ho fatto il giorno in cui Napoleone s’è tolto le mutande! Riportatemi in Italia, mi va bene anche il MAXXI a Roma!”.

C’è anche un commento sul calo delle nascite: “In montagna si fanno più figli. Per forza, fa più freddo e Netflix non prende bene. E poi ci sono i maestri di sci”. Fiorello prosegue: “A proposito di figli chi c’è? Beh tra Al Bano, Gigi D’Alessio e Mario Biondi hanno ripopolato…”.

Fiorello commenta anche l’intervista rilasciata da Renato Zero, quando il cantante spiega come è nato il brano Il triangolo no confessando che si era ritrovato a letto in tre.

Fiorello, la protesta del pubblico

La Pennicanza è talmente divertente che quando arrivano i saluti finali, il pubblico protesta. A quel punto Fiorello anticipa l’ospite della puntata di domani 23 ottobre, il fratello della nuova premier giapponese che ha un ristorante giapponese a Roma.