Primo prelievo multiorgano di fegato, reni e cornee a cuore fermo al Policlinico. L’intervento, particolarmente complesso dal punto di vista clinico, tecnico e organizzativo, è stato eseguito nella Terapia intensiva post operatoria e Neurorianimazione, diretta da Antonino Giarratano e coordinata da Santi Maurizio Raineri.
La donatrice, ricoverata da due settimane a causa di una grave emorragia cerebrale, in vita aveva espresso la volontà di donare gli organi e di rifiutare ogni accanimento terapeutico. Scelta confermata ai medici dalla figlia Chiara, che ha spiegato: “La donazione è stata l’esperienza più emozionante e consolatoria che mi potesse capitare in un momento di dolore così immenso. Nel rispetto del volere di mia madre, sono grata a lei per avermene dato la possibilità. Sono, inoltre, estremamente grata a tutti gli ‘angeli’ della Terapia intensiva del Policlinico e dell’Ismett che con rispetto, amore e dedizione hanno consentito tutto questo. Un pensiero va in particolare al dottore Filippo Vitale che più di tutti ha accompagnato la mia famiglia in questo percorso. Grazie a tutti loro”.
Dopo un attento e prolungato follow up clinico e radiologico della paziente, la valutazione dell’équipe multidisciplinare ha permesso di accertare l’irreversibilità del coma e la mancanza di prospettive di recupero neurologico. Nel rispetto dei principi di proporzionalità delle cure e della volontà espressa in vita dalla signora, è stato avviato quindi il percorso di donazione a cuore fermo (Controlled donation after circulatory death).
“Si tratta di una procedura altamente complessa – spiega Raineri – che consente la donazione degli organi dopo la cessazione definitiva dell’attività cardiocircolatoria, in condizioni di assoluto rispetto etico, clinico e legale. Essa prevede un’attenta pianificazione dei tempi e dei protocolli: la sospensione graduale dei supporti vitali in un contesto di accompagnamento palliativo, la constatazione del decesso secondo criteri cardiocircolatori e, successivamente, il prelievo controllato degli organi vitali destinati al trapianto”.
Un’équipe dell’Ismett ha proceduto al prelievo degli organi idonei, ossia fegato, reni e cornee. L’intero percorso è stato reso possibile grazie a un efficiente lavoro di squadra, che ha coinvolto il Centro regionale trapianti coordinato da Giorgio Battaglia con il suo coordinamento operativo diretto da Antonio Scafidi, la psicologa del Crt Giovanna Amato, Raineri che è anche coordinatore locale per la donazione, e Filippo Vitale, titolare di incarico di altissima specializzazione per la donazione e il trapianto d’organo.
Fondamentale il contributo del gruppo medico-infermieristico della Neurorianimazione composto da Giuseppe Accurso, Ester Tempra, Claudia Marino, Carla Pulizzi, Pietro Giammanco e Luisa Grillo, e dall’infermiera referente per le procedure di prelievo d’organo, Ilenia Giarraffa, che hanno seguito con competenza e dedizione ogni fase clinica e organizzativa del processo donativo.
La direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari commenta: “Oggi segniamo una tappa fondamentale nel percorso dell’azienda ospedaliera universitaria. Esprimo un sentito ringraziamento alla famiglia della donatrice, che ha dimostrato un altruismo straordinario offrendo una speranza di vita a molte persone in attesa di trapianto. Siamo anche consapevoli che la sensibilizzazione e l’educazione sulla donazione di organi sono elementi chiave per aumentare il numero di donatori. Pertanto, ci impegniamo a proseguire nel nostro sforzo di informare e coinvolgere la comunità sull’importanza della donazione. Ringrazio anche i nostri medici e tutto il personale sanitario per l’impegno, la professionalità e lo spirito di squadra”.