La quarta e ultima stagione tra gli under 23 di Marco Andreaus si è conclusa con il secondo posto nel campionato italiano cronometro a squadre. Il trentino insieme ai compagni della Bahrain Victorious Development: Thomas Capra, Bryan Olivo e Alessandro Borgo, è stato battuto dai ragazzi della Technipes #InEmiliaRomagna. Ora il più grande dei due fratelli Andreaus si sta godendo qualche giorno di svago sulle montagne di casa prima di partire per le vacanze (in apertura foto Instagram).

«Andrò a Cuba insieme alla mia fidanzata – ci dice Marco Andreaus – staremo poco meno di due settimane. Sarà la prima volta che esco dall’Europa, un’esperienza che mi mancava. Fino ad adesso il volo più lungo che ho mai fatto è stato quello per Tenerife, di quattro ore. Per arrivare a Cuba ne serviranno il doppio, devo trovare il modo di passare il tempo, anche perché di dormire in aereo non se ne parla. Non ci riesco proprio».

Marco Andreaus, campionato italiano crono a squadre, Bahrain Victorious Development Team 2025Marco Andreaus alla partenza del campionato italiano crono a squadre di domenica scorsa (Photors.it)

Marco Andreaus, campionato italiano crono a squadre, Bahrain Victorious Development Team 2025Marco Andreaus alla partenza del campionato italiano crono a squadre di domenica scorsa (Photors.it)

Un anno difficile

Marco Andreaus quest’anno ha affrontato una delle stagioni più complicate, con diversi stop e tanti momenti difficili da mettere alle spalle.

«Penso sia stata l’annata peggiore della mia carriera – racconta – perché ho iniziato a correre in Grecia e dopo due gare mi sono ammalato. Ho perso due settimane di allenamento, una volta rientrato sentivo di non essere in condizione. La squadra però aveva bisogno di un corridore per il Trofeo Piva e sono andato. Nell’ultima discesa il corridore davanti a me è scivolato, io non sono riuscito ad evitarlo e nel cadere mi sono rotto la scapola. Altri due mesi fermo.

«Volevo ripartire – prosegue Marco Andreaus – e così sono andato in ritiro insieme ai compagni che preparavano il Giro Next Gen, giusto per allenarmi con qualcuno. A giugno avevo solamente quattro giorni di gara e la condizione era ben lontana dall’essere al meglio. Di conseguenza non ho corso tanto, sono andato spesso a tappare dei buchi o a tirare per i miei compagni».

Marco Andreaus, CTF Victorious 2024Marco Andreaus è entrato nel progetto di Roberto Bressan e Renzo Boscolo quando ancora era Cycling Team Friuli nel 2022

Marco Andreaus, CTF Victorious 2024Marco Andreaus è entrato nel progetto di Roberto Bressan e Renzo Boscolo quando ancora era Cycling Team Friuli nel 2022

Forse l’unica gara dove potevi fare bene era proprio il campionato italiano cronosquadre…

Sì, avevo aspettative più alte del secondo posto finale. Però era l’ultima gara dell’anno e a metà ottobre. Gli altri miei compagni avevano quasi il doppio dei miei giorni di corsa, quindi le motivazioni erano diverse. Ci tenevo a vincerla perché era l’ultima chance per indossare la maglia tricolore, da under 23. L’ho sfiorata da allievo e due volte nel campionato di cronometro a squadre visto che anche nel 2024 siamo arrivati secondi.

Il prossimo anno cosa farai?

Sono un elite, e le squadre continental vogliono gli under 23. Non so ancora nulla, il futuro è incerto. Una cosa è sicura: gli elite non li vogliono, sembra che nel giro di un mese sia diventato vecchio. Eppure, ho fatto 22 anni lo scorso settembre.

Fino alla stagione 2023 la crescita di Marco Andreaus è stata costante, in quell’anno vinse anche due gare (photors.it)

Fino alla stagione 2023 la crescita di Marco Andreaus è stata costante, in quell’anno vinse anche due gare (photors.it)

Dove stai cercando?

Ne ho parlato con il mio procuratore, Maurizio Fondriest, che per rilanciarsi è meglio cercare una continental estera. Ce ne sono di interessanti in Austria, ma ormai anche quelle preferiscono avere gli under 23. Sinceramente da quando mi sono rotto la scapola mi è caduto il mondo addosso. Alla fine per un corridore come me le gare importanti erano a inizio stagione, sarebbe stato importante vincere nei primi mesi dell’anno.

Che momento è?

Strano, non so cosa farò. Fondriest mi ha detto di andare in vacanza e di non pensarci, lui intanto lavora per cercare una soluzione. Quando tornerò da Cuba capiremo. Mi piacerebbe continuare per riscattare l’ultimo anno e mezzo dove non ne è andata bene una. Non ho mai avuto la sensazione di essere al meglio. Poi sapendo di andare alle corse per tirare non alza il morale, ecco. Credo che la mia generazione sia una di quelle maggiormente penalizzate, perché quando ero junior non c’era questa esasperazione. Mentre ora devi fare tutto bene ed entrare nelle devo da fenomeno, così da fare un cammino lineare.

Stefano Casagranda, Marco AndreausStefano Casagranda insieme a Marco Andreaus, entrambi di Borgo Valsugana, il giovane ciclista ha corso fino agli allievi al Veloce Club Borgo

Stefano Casagranda, Marco AndreausStefano Casagranda insieme a Marco Andreaus, entrambi di Borgo Valsugana, il giovane ciclista ha corso fino agli allievi al Veloce Club Borgo

Poi c’è stata anche la scomparsa di Stefano Casagranda, anche lui di Borgo Valsugana e con il quale hai corso tanto…

Ero molto legato a lui, e sono tanto amico dei suoi figli Niccolò e Andrea. Ci conosciamo da quando avevamo cinque anni.  Con Stefano ho corso al Veloce Club Borgo, team del quale era il presidente, da quando ero G1 fino agli allievi. E’ stato un punto sicuro per tutti questi anni e ci sentivamo spesso.

Com’era?

Uno forte. Sapevamo da anni che fosse malato, ma non si è mai fatto abbattere. Dallo scorso febbraio gli avevano dato poche settimane di vita, invece lui ha tenuto duro. Lo vedevi andare a caccia e in bici. Condividevamo le stesse passioni, oltre alla bici. Anche a lui piaceva tanto la montagna e sciare. Mi dispiace, avrei voluto dedicargli una vittoria, per questo ci tenevo tanto al campionato italiano crono a squadre.

Marco Andreaus, montagna, sci alpinismo (foto Instagram)Marco Andreaus durante una delle sue uscite invernali sulla neve, la montagna era una passione comune con Stefano Casagranda (foto Instagram)

Marco Andreaus, montagna, sci alpinismo (foto Instagram)Marco Andreaus durante una delle sue uscite invernali sulla neve, la montagna era una passione comune con Stefano Casagranda (foto Instagram)

Che rapporto avevate?

Stretto. Da quando è venuto a mancare mio padre, nel 2017, Stefano ha ricoperto un po’ quella figura. Parlavamo tanto, sia della bici ma anche di molti aspetti umani legati al ciclismo. Lui in me credeva tanto, mi diceva sempre che avevo il potenziale per diventare un corridore e di stare tranquillo. Per questo ci tengo a continuare, vorrei dimostrargli che aveva ragione.