Il Genoa ha da poco ripreso ad allenarsi al centro sportivo di Pegli e, facendo seguito alle dichiarazioni rilasciate subito dopo la fine della gara col Parma, il direttore sportivo rossoblù, Marco Ottolini, è voluto tornare sul momento del Genoa. Quei tre punti in classifica in sette giornate possono diventare una condizione mentale difficile da assorbire. La convinzione che emerge da Villa Rostan è che le qualità del gruppo verranno fuori, che nuovi leader matureranno in rosa e che, soprattutto, rispetto alle performance stia mancando qualche punto in classifica. Insomma, dubbi e domande sono tanti.

“Siamo determinati a uscire da questa situazione, stiamo cercando le soluzioni giuste insieme al mister per avere più risultati perché le prestazioni non sono mancate, come dicono i dati a disposizione – esordisce Ottolini – Le analisi le facciamo sia quando le cose vanno bene sia quando non vanno bene. L’amarezza e la frustrazione fanno parte del gioco, come accaduto domenica con quel rigore sbagliato. I dati delle performance sugli expected goal ci dicono che avremmo dovuto avere tre o quattro reti in più – ci tiene a rimarcare il DS rossoblù – Concediamo poco, le occasioni sfruttate dall’avversario sono invece più della normalità. Ci manca concretezza e dobbiamo lavorare su questo. Struttura e solidità ci sono sempre state“.

Ciò che nel calcio, da sempre, fa ragionare con maggiore lucidità e tranquillità sono i risultati. Al Genoa stanno mancando, vuoi per mancanza di concretezza, vuoi per errori nella costruzione della rosa, vuoi per qualche soluzione tattica che non sta dando gli effetti sperati. In casa Genoa, in tal senso, si sta pensando di cambiare qualcosa tatticamente parlando? È stato un argomento da lunedì scorso ad oggi?

“Stiamo trovando soluzioni per migliorare il risultato: qualcuno potrà giocare di più, qualcuno potrà cambiare posizione, qualcuno deve dare di più – è la sintesi di Ottolini – Al gruppo nel suo complesso a livello di atteggiamento non abbiamo niente da rimproverare, ma tutti dobbiamo dare qualcosa in più. Abbiamo perso qualche leader ma ne stanno crescendo altri. Il mio compito è quello di sostenere sempre la squadra, i valori e le dinamiche del gruppo. Ora dobbiamo giocare partita per partita. A Torino non si va a fare una passeggiata e poi c’è la Cremonese (visionata da vicino lo scorso lunedì sera allo “Zini”, ndr) che ha intensità. Ma noi abbiamo molte qualità che sono sicuro verranno fuori“.

Qualità che si attende di vedere riproposte in campo dagli acquisti estivi, ma che già sono ben visibili nei giovani di casa Genoa, cresciuti con grande consapevolezza di cosa significhi vestire la maglia del Grifone. Probabilmente una delle chiavi per provare a invertire la tendenza. “I giovani sono un’altra parte della strategia del club. Ci sono step per i ragazzi. Devi capire quando è il momento di metterli in campo individuando i giocatori che meritano di stare in Serie A. Serve un percorso come penso stiamo facendo e i fatti parlano. Giovani di valore ne abbiamo, poi bisogna valutare chi è pronto” specifica su questo punto Ottolini.

Tornando all’attuale momento del Genoa, reduce dal pareggio casalingo per 0-0 col Parma,  la sottolineatura che sembra volersi fare è che performance e dati della squadra non sono stati sotto le attese, così come la cattiveria e l’intensità. Per ora, tuttavia, non restituiscono i punti che il Genoa meriterebbe, guardando alla visione che il club ha in questo momento.

“In atteggiamento, intensità e impegno siamo già a livelli molto alti. Serve un po’ più di furbizia agonistica in certe situazioni di gioco. I punti te li devi andare a prendere con il gioco, ma anche con quell’un per cento in più di altri fattori” è quello che dichiara Ottolini. Un Ottolini che chiarisce come le differenze tra partite in casa e in trasferta ci siano e come si stia pensando di arretrare qualche elemento a centrocampo per lavorare, come un “cervello”, i palloni recuperati da una mediana finora composta sempre da Frendrup e Masini.

“Differenza tra casa e trasferta per la mancanza di un cervello in mezzo al campo? Sempre stato nel nostro DNA negli ultimi anni, a parte l’anno della Serie B; noi giochiamo meglio in riconquista palla e azione veloce. È uno dei temi che stiamo affrontando con il mister. Vogliamo mettere qualcosa in più in fase di possesso palla” spiega ancora il DS rossoblù, che in estate ha avuto le chiavi del calciomercato in entrata e in uscita.

Qui si parla di un capitolo chiave. La domanda molto precisa: perché in estate si è incassato tanto e speso niente a livello di prima squadra, a fronte di un aumento dei budget sia per il settore giovanile sia per il Genoa Women (e un completamento ormai pressoché definitivo dello sfoltimento dei giocatori in esubero che pesavano sul bilancio)? “Da anni parliamo di sostenibilità, non è una novità. Abbiamo un piano di ristrutturazione del club, un piano severo da rispettare avendo come base il mantenimento della categoria, la salvezza. La parte della sostenibilità resta fondamentale“. E se a gennaio occorresse rinforzarsi per mantenere la categoria, una condizione fondamentale per il risanamento del club? “Se occorrerà aggiustare qualcosa, sarà fatto ciò che serve” spiega ancora il DS rossoblù, che ha ben chiaro l’obiettivo condiviso del club: la salvezza.

Lo dice l’attuale classifica, ma lo raccontavano anche le dichiarazioni estive di mister Vieira appena arrivato a Moena (clicca QUI per rileggerle). Era il 16 luglio e, tra le varie dichiarazioni del tecnico francese, figurava chiaramente: “Il difficile inizia adesso: quanto fatto l’anno scorso è stato bello, ma il campionato ricomincia con tutte le squadre a zero punti e sappiamo che rimanere in Serie A sarà molto, molto complicato“.

Salvezza? È la realtà, questo è l’obiettivo su cui siamo tutti allineati – ribadisce Ottolini – La Serie A è destinata a diventare più competitiva. Dobbiamo essere sempre più pronti a questo scenario. Abbiamo tutti gli strumenti per raggiungere l’obiettivo. Ora qualcuno vede tutto nero, ma noi abbiamo il dovere di essere lucidi e pensare che ci sono 31 partite davanti. Abbiamo una struttura e una identità, questa è una squadra che si presta a interpretare più sistemi. Dobbiamo trovare l’equilibrio. Sintonia totale con Vieira”. 

La sintonia tra Vieira e Ottolini, fra tecnico e direttore sportivo, spesso ribadita dall’allenatore, potrebbe essere messa a rischio da un suo passaggio alla Juventus, come ventilato da alcuni quotidiani sportivi? Nelle scorse settimane non risultavano contatti tra Genoa e Juventus o tra Juventus e Ottolini. Di certa c’è solo la data del CdA del club bianconero, il 7 novembre prossimo. Allora se ne saprà di più. “Ci sono altre cose a cui pensare. Sono concentrato su quello che c’è da fare qui, fare bene con il Genoa” chiosa Ottolini. Ora sguardo alla sfida col Torino.

Genoa, Vieira a Sky Sport: “Il difficile inizia adesso. Dobbiamo riprendere da dove abbiamo lasciato”