Il tecnico rossonero: “Bisogna dare seguito ai risultati ottenuti sin qui. Ricordo con grande affetto il presidente Anconetani, che era un visionario. Sarebbe stato curioso vederlo ora in questo calcio cambiato”

L’infermeria aiuta pochino – dei sei assenti con la Fiorentina, recupera soltanto Nkunku -, ma Massimiliano Allegri attende il Pisa (col quale debuttò in Serie A 36 anni fa, proprio contro il Milan) con la consapevolezza della crescita evidente e costante della sua squadra. Capace di vincere, come col Napoli o con la Viola, anche in condizioni marcatamente disagevoli. Soprattutto, adesso c’è la vetta della classifica da difendere.

“Sarà una partita complicata, il Pisa ha sempre giocato lottando e creando. E poi bisogna sfatare il tabù: con la prima neopromossa abbiamo perso, ora vediamo di far meglio con la seconda… Non so se siamo più avanti o più indietro rispetto alle attese, ma siamo solo all’inizio e dobbiamo continuare sulla nostra strada. Bisogna dare seguito ai risultati ottenuti sin qui. Io a Pisa? Ricordo con grande affetto il presidente Anconetani, che era un visionario. Sarebbe stato curioso vederlo ora in questo calcio cambiato. Per me è stata un’esperienza importante”.

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