È un allenatore di basket di una squadra senior – all’epoca delle indagini di una squadra giovanile della provincia – il 28enne residente a Darfo Boario e ai domiciliari con l’accusa di adescamento di minore, violenza sessuale, produzione e detenzione di materiale pedopornografico per aver ottenuto foto intime di ragazzini ai quali si presentava online con un falso profilo e fingendosi una ragazzina coetanea, realmente esistente e alla quale era stato hackerato il profilo. Tra le sue vittime anche un minore bergamasco.
L’inchiesta
A far scattare l’inchiesta proprio un giovane della squadra di basket allenata dall’adulto
A far scattare l’inchiesta proprio un giovane della squadra di basket allenata dall’adulto. E le vittime sono della Bassa Bergamasca, di Bovezzo, Nave, Brescia città ma anche di Gorgonzola (Milano), Napoli, Chieti, Monza. Tutti minori – anche 13enni in alcuni casi come per il bergamasco– finiti nella rete del 28enne.
Dalle chat analizzate risulta che l’indagato chiedesse l’età dei ragazzi prima di iniziare le conversazioni e utilizzasse un profilo falso di una loro coetanea per ottenere materiale sessualmente esplicito. Agli atti dell’inchiesta è finito anche un video girato di nascosto all’interno dei bagni dello spogliatoio, a conferma dello sfruttamento della sua posizione di fiducia. Le autorità hanno sottolineato come il coinvolgimento di un adulto in posizione di responsabilità sportiva abbia aggravato la gravità dei fatti.