Marc Marquez tornerà in pista solo nel 2026: ha fatto appena in tempo a vincere il mondiale di MotoGP, un mese fa in Giappone, nono titolo iridato di una straordinaria carriera.

(reuters)
Arrivederci, Cannibale. In Indonesia il pilota catalano era stato travolto da Bezzecchi alla prima curva, infortunandosi alla spalla destra.

Stamani si è sottoposto a un controllo presso l‘Ospedale Internazionale Ruber di Madrid. Secondo i medici, dovrà trascorrere altre 4 settimane con l’arto completamente immobilizzato, prima di riprendere la riabilitazione: impossibile vederlo in sella alla Ducati nei restanti 3 gran premi e soprattutto nella delicata giornata di test in programma dopo la corsa di Valencia, il 18 novembre. Nel gp di Sepang, in programma in questo fine settimana, sarà sostituito ancora una volta da Michele Pirro. Ci sono buone ragioni per credere che nei prossimi 2 appuntamenti (Portogallo, Valencia) toccherà a Nicolò Bulega, che domenica scorsa ha chiuso al 2° posto la stagione di Superbilke.
I medici: «Resterà immobile per 4 settimane»
L’équipe di specialisti che sta monitorando il suo recupero (Raúl Barco, Samuel Antuña e Ignacio Roger), ha confermato: l’evoluzione clinica della frattura coracoidea e della lesione legamentosa è positiva, tutto sta procedendo nella norma. Tuttavia, Marquez dovrà attendere a lungo prima di cominciare un percorso di recupero: «Il suo ritorno alle competizioni per l’anno in corso è da escludere». E questa volta, memore del disastro di 5 anni fa – pochi giorni dopo la frattura all’omero destro era tornato a gareggiare: fu l’inizio di un calvario, passato attraverso 4 operazioni chirurgiche e il rischio concreto di perdere l’uso del braccio – c’è da scommettere che Marc non affretterà i tempi.
Marc Marquez: «Questa volta sarò prudente»
«Analizzando l’intera situazione, riteniamo che la linea d’azione più appropriata, intelligente e coerente sia rispettare i tempi biologici dell’infortunio, anche se ciò significa che non potrò più gareggiare in questa stagione o partecipare ai test», ha detto il pilota, attraverso un comunicato ufficiale Ducati. «Sappiamo che ci aspetta un inverno difficile, con tanto lavoro, per recuperare i muscoli al 100% ed essere pronti per il 2026. Questo non deve offuscare o farci dimenticare il grande obiettivo che abbiamo raggiunto quest’anno: diventare campioni del mondo. Presto lo festeggeremo tutti insieme. Grazie a tutti i tifosi per i tanti messaggi, a Ducati e a tutti gli sponsor per il supporto e la comprensione».
Dall’Igna: «Un peccato perderlo per i test»
«Fin da quando abbiamo appreso della diagnosi dell’infortunio, sapevamo che le possibilità di avere Marc a Valencia per il Gran Premio e il test erano davvero basse», confessa Luigi Dall’Igna, general manager Ducati Corse. «È un peccato, perché è molto importante per noi averlo in pista, ma sappiamo perfettamente che la priorità è che si riprenda per tornare al 100% della forma fisica per la prossima stagione. Siamo pienamente d’accordo con la decisione e siamo convinti che non prendere ulteriori rischi sia la scelta migliore per tutti. Gli auguriamo una pronta guarigione e speriamo di rivederlo presto con noi».