Quartararo ribadisce la propria posizione per il futuro e lancia un altro messaggio molto chiaro a Yamaha.

Non si può dire che Fabio Quartararo sia un pilota felice della sua situazione in MotoGP. Ha dato fiducia al progetto Yamaha, convinto sia dai tanti cambiamenti effettuati nel reparto corse di Iwata sia dal ricco contratto che gli è stato offerto, si aspettava di essere più competitivo a questo punto della stagione 2025.

Eliminare completamente il gap rispetto alla Ducati era impossibile, il francese lo sapeva benissimo, ma si attendeva comunque dei passi avanti significativi in questo Mondiale. Ha tra le mani una M1 che ha fatto progressi importanti solo sul giro secco, per il resto dipende spesso dalle condizioni di grip della pista. Terminerà il 2025 con più punti rispetto agli scorsi due campionati, però non gli basta per gioire.

MotoGP Malesia, le aspettative di Quartararo

Nel 2024 Quartararo arrivò 5° nella sprint race e 6° nella gara lunga disputate a Sepang. Non sa cosa aspettarsi in questo weekend, anche se cerca di avere un approccio positivo: “Non so come andrà qui – Mi piace questa pista – riporta Speedweek – abbiamo fatto test qui per sei giorni. La moto è più o meno la stessa. Abbiamo una base, ma gli altri costruttori hanno fatto grandi passi avanti nel corso della stagione. Lo scorso anno ho fatto dei buoni risultati. Ora siamo migliorati nel time-attack, vedremo cosa sarà possibile fare”.

A Sepang ci sono dei lunghi rettilinei che potrebbero mettere un po’ in crisi la Yamaha M1, a maggior ragione se ci dovessero essere dei problemi in accelerazione in uscita dalle curve. Situazioni già viste. Vedremo se il campione MotoGP si ritroverà tra le mani una moto in grado di farlo lottare per dei buoni risultati.

Addio Yamaha a fine 2026?

Alla fine di questo campionato ci sarà il consueto test a Valencia, con tutti i costruttori che porteranno in pista moto e aggiornamenti tecnici in ottica 2026. Per Quartararo sarà un momento molto importante: “Devo sentire che ho una moto vincente e che posso lottare per i primi tre o almeno i primi cinque posti. Le mie aspettative sono chiare. So che sarà difficile, ma è quello di cui ho bisogno. Ho sofferto per molti anni e ora voglio una moto in grado di vincere. Saranno importanti i test di Valencia e Sepang. È chiaro che la moto non sarà completamente pronta a Valencia, ma quando torneremo qui a febbraio, avremo più o meno la moto con cui correremo”.

Il pilota nato a Nizza vuole tornare a battagliare costantemente per il podio e la top 5, ritiene di aver sofferto abbastanza in questi anni con la Yamaha ed è pronto a cambiare colori se la nuova M1 non lo convincerà. Da ricordare che per il 2026 è previsto l’utilizzo del motore V4, novità assoluta per la casa di Iwata in MotoGP. Ha già debuttato con il tester Augusto Fernandez nel weekend di gara a Misano e sarà nuovamente in azione in questo GP in Malesia.

Quando gli è stato chiesto quali miglioramenti ha visto dall’estate oggi sulla Yamaha V4, ha risposto così: “Non voglio rispondere a questa domanda per evitare di mettermi nei guai“. Una risposta che dice molto.