L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy non sembra essere stato ben accolto nel carcere di Santè, l’unico ancora aperto nella capitale francese. Tra urla, schiamazzi e insulti per impedirgli di dormire e riprese in diretta da parte di altri detenuti durante la prima notte nella struttura, Sarkozy si appresta a trascorrere almeno i prossimi due mesi in una cella di nove metri quadrati. “La prima notte e la prima terribile giornata le ha superate” ha commentato il suo avvocato Jean-Michel Darrois all’uscita dal penitenziario. C’è chi sostiene però, che gridare il nome del nuovo arrivato durante la prima notte in cella sia una tradizione delle carceri francesi. Sarkozy è accusato di associazione a delinquere nel caso dei finanziamenti libici alla sua campagna elettorale del 2007. 

Prima notte insonne per l’ex presidente

Sorvegliato da due agenti, Sarkozy si trova in una cella di isolamento non a causa della severità della pena ma per evitare che venga a contatto con altri detenuti e per garantire quindi la sua sicurezza. ”Passerà una brutta detenzione”, ha commentato un  detenuto con lo smartphone in cella malgrado il divieto. Le immagini virali hanno suscitato un mare di reazioni on-line, tra facili ironie sull’ex presidente alla sua prima notte di carcere e chi si è indignato per la presenza dei telefoni all’interno dei penitenziari di Francia. Secondo i legali di Sarkozy, ”tutti i carcerati hanno fatto rumore, urlato, sbattuto sui muri”. Una prima notte agitata, insomma, per l’ex inquilino dell’Eliseo, a cui era stato consigliato di portarsi dei tappi per le orecchie per scongiurare gli schiamazzi. Nonostante questo, il suo legale ha fatto sapere che l’ex premier appena sveglio ha fatto sport, ha letto e ha iniziato a scrivere il suo libro. Nel frattempo ieri è stata depositata una domanda di libertà condizionata. Il giudice e la corte d’appello saranno chiamati a rispondere entro un termine di due mesi. L’ex presidente francese “ha un meccanismo di protezione per via del suo status e, naturalmente, delle minacce che incombono su di lui. Questa è una misura volta a garantire la sua sicurezza”, ha dichiarato il ministro dell’Interno francese Laurent Nunez all’emittente CNews, senza specificare la natura di queste minacce. 

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Il commento di Marine Le Pen

In un messaggio pubblicato su X dalla capogruppo del Rassemblement National, Marine Le Pen si legge: “Non ho il minimo dubbio che alcuni debbano compiacersi di questa situazione. Ma voglio credere che milioni di francesi provino come me, disgusto. Non dispiaccia all’estrema sinistra no, Nicolas Sarkozy, rinchiuso in carcere preventivo non è un ‘detenuto come gli altri, ed eccone la prova”, allegando al suo messaggio un video di Alerteinfos. 

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